Come prendere il sole in maniera corretta: la guida dell’AIRC per un’esposizione senza rischi

Per prevenire i tumori della pelle è fondamentale conoscere il modo corretto per prendere il sole: un'esposizione sicura è la nostra arma contro il melanoma. L'AIRC ci aiuta a fare chiarezza e ad adottare i comportamenti più adeguati.

Come prendere il sole in maniera corretta

Proteggere la nostra pelle è importante per prevenire tumori come il melanoma. Questo tema fondamentale per la nostra salute torna ad essere d’attualità ogni estate, ma è bene ricordare che durante tutto l’anno dovremmo avere un occhio di riguardo per la nostra cute, perché il sole di città o di montagna in inverno non è meno pericoloso di quello delle spiagge delle vacanze, quindi bisogna usare sempre la protezione solare e controllare che abbia un buon INCI

Cosa fare? Non è necessario rinunciare al piacere del sole sulla pelle né ad un’abbronzatura degna di questo nome, ma bisogna sapere come esporsi correttamente ai raggi solari. Proprio con questo scopo l’AIRC, Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, ci ha fornito delle preziose indicazioni. L’AIRC, inoltre, ospita all’interno del suo sito una sezione interamente dedicata all’argomento: Sole, istruzioni per l’uso, che vi consigliamo di visitare.

Come usare l’aloe contro le scottature solari

In questa immagine dell’AIRC sono riassunti alcune regole base per un’abbronzatura sicura e sfatati i falsi miti in proposito

La prevenzione dei tumori della pelle passa per un’esposizione sicura

Quali sono dunque le “regole” per prendere il sole e abbronzarsi senza danneggiare la pelle? Si deve evitare di esporsi al sole per un tempo troppo lungo e bisogna sempre stendere accuratamente la crema solare con alto fattore di protezione prima di prendere il sole. Di creme solari ne esistono in commercio davvero moltissime, se ne trovano di formulazione tradizionale, ma esistono anche i solari bio: acquistiamo quello che preferiamo a inizio stagione e ricordiamoci di portarlo sempre con noi.

Evitiamo di ricorrere alle lampade abbronzanti. Contrariamente a quanto si pensa, sottoporsi a sedute con la lampada solare non protegge in alcun modo la pelle da possibili danni: è uno dei falsi miti più comuni sull’abbronzatura ed è davvero giunto il momento di smentirlo.

Crema solare: ogni quanto va applicata?

L’applicazione della crema solare va ripetuta nell’arco della giornata circa una volta ogni due ore. Naturalmente se facciamo il bagno o pratichiamo un’attività sportiva ci capiterà di applicare la crema anche più di frequente. Oltre alla crema solare, per proteggersi dai raggi  UV-B, che sono quelli responsabili dei tumori della pelle, dell’alterazione dei nei e degli eritemi, è bene ricorrere a un cappello a tesa larga, a degli abiti leggeri e anche agli occhiali da sole per schermare gli occhi. Se il sole picchia, mettiamoci in un luogo ombroso.

Quanto conta il fototipo della pelle quando si parla di abbronzatura sicura?

Tutti sanno che le persone di carnagione chiara tendono a scottarsi facilmente, ma ciò non significa che chi ha una carnagione olivastra, poco tendente alle scottature solari, sia per questo “immune” dallo sviluppare i tumori della pelle. Ognuno deve proteggere la pelle se vuole salvaguardarla dall’insorgere del melanoma, quale che sia il proprio fototipo.

Il doposole può aiutarci a “riparare” i danni fatti dal sole alla nostra pelle?

Sebbene stendere il doposole dopo una giornata al mare sia davvero piacevole, nessun prodotto attualmente in commercio può riparare gli eventuali danni riportati nel corso dell’esposizione solare. Il doposole allevia il fastidio della scottatura, ma la sua azione non va oltre.

Quali sono gli orari per prendere il sole?

La mattina presto e il pomerggio tardi sono i momenti in cui il sole è meno aggressivo con la nostra pelle (il che non significa che ci si possa esporre senza aver prima applicato la crema solare). Da evitare invece la fascia oraria dalle 11:00 alle 16:00 quando appunto l’intensità dei raggi è più forte e sarebbe invece più adeguato mettersi al riparo, all’ombra, aspettando orari più adeguati per abbronzarsi.

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