Comportamenti da evitare con un cane

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Essere padroni di cane non è facile, di seguito alcuni comportamenti da evitare per una serena e civile convivenza

Comportamenti da evitare con un cane

  • Pensare che i cani sono persone – I cani sono cani, hanno modo di comunicare e regole di comportamento da cani ed è sbagliato applicare loro criteri di valutazione basati su quelle umane.
  • Inseguire un cane che scappa – I cani sono animali da branco e vanno nella direzione in cui va il branco. Se si allontanano e il padrone li (in)segue, andranno avanti per la loro strada convinti di anticiparlo nella giusta direzione. La cosa corretta da fare è, se il cane conosce il richiamo fermo, intimargli di fermarsi; altrimenti andare nella direzione opposta a dove sta andando e dopo un po’ fermarsi. Prima o poi tornerà indietro. Nonostante la tentazione, assolutamente non punirlo quando arriva ma anzi premiarlo e complimentarlo. Se lo si punisce associerà la punizione al ritorno non all’essere andato via, e la prossima volta in cui andrà per i fatti suoi ci penserà svariate volte prima di tornare indietro.
  • Lasciare che i cani si fissino negli occhi – Quando si passeggia con il proprio cane o anche quando sono sciolti al giardino capita di incontrare un altro cane e che i due si fermino e si fissino negli occhi. E’ suggeribile prevenire questo comportamento che molto spesso è propedeutico ad uno ‘scambio di opinioni’ tra i due quadrupedi. La cosa giusta da fare è distrarre il proprio cane, con una parola, un fischio, un piccolo tocco al guinzaglio, e allontanarsi con calma. Evitare grida, strattoni al guinzaglio, o mosse isteriche.
  • Prendere in braccio un cane in mezzo ad altri cani – Un cane stretto dal padrone tende a sentirsi più sicuro ed è quindi più prono a ‘farsi sentire’ ed è più probabile che provochi gli altri cani. Un’altra possibilità è che il cane trattenuto si senta invece insicuro e quindi ritenga di doversi difendere da chi (cane o umano) gli passa vicino. Gli altri cani invece lo vedono incapace di difendersi da solo e saranno contenti di sfruttare il vantaggio.
  • Gridare – I cani sono molto molto sensibili allo stato d’animo degli umani e reagiscono a quello che percepiscono. Gridare quindi è un pessimo comportamento perchè oltre a non essere utile per farsi sentire, trasmette loro ansia e nervosismo a cui rispondono peggiorando solo la situazione. A ciò si aggiunge che hanno un udito ottimo per cui gridare non serve per farsi sentire meglio.
  • Prendere a calci un cane che aggredisce – Una reazione quasi istintiva quando il proprio cane è oggetto di attenzioni non volute da parte di un altro cane è intervenire prendendo a calci l’aggressore. E’ sbagliatissimo. I motivi sono due: a. il cane preso a pedate non sente niente, per cui i calci non servono a fermarlo; b. è probabile invece che si senta attaccato e si difenda, giustamente, dall’aggressore umano. E nella lotta tra cane e umano è molto difficile che l’umano abbia la meglio. E’ fondamentale ricordare che quello che agli occhi umani sono aggressioni nel comportamento canino è più che probabile che non lo siano per cui se l’umano prende a calci il cane, trasforma in aggressione qualcosa che non lo era.
  • Non raccogliere i depositi canini – C’è ancora gente che porta fuori il cane e non raccoglie quello che deposita. E’ sconcertanete. Oltre allo sporco e al cattivo odore che sono oggettivamente ripugnanti, lasciare per terra i prodotti dei cani favorisce la diffusione di parassiti e virus tra gli animali per cui è una pratica veramente da eradicare.
  • Mettersi in mezzo ad una discussione tra cani  – A meno che non stiano litigando un mastino e un chihuahua (o simili disparità di taglia), o che sia coinvolto il proprio cane notoriamente mordace, è suggeribile che i padroni non intervengano nelle loro discussioni per due motivi fondamentali: 1. si risolvono quasi sempre da sole e senza danni fisici, e spesso mettono a posto le cose per cui al prossimo incontro non succederà nulla; 2. l’umano rischia di farsi male. Quello che bisogna fare è imparare a riconoscere i comportamenti dei cani e anticipare la rissa evitando che esploda, ossia quando si notano i segnali che un incontro potrebbe degenerare (agli occhi umani), con calma richiamare il proprio cane e allontanarsi.
  • Accarezzare/confortare un cane che aggredisce un altro – I cani vivono per le attenzioni del padrone e confortare un cane che ha appena aggredito un altro (indipendentemente dal motivo), fa si che pensi che il padrone approvi del comportamento per cui lo ripeterà ad ogni possibile occasione.
  • Passare o sostare con il cane al guinzaglio in mezzo a cani liberi che non conosce – Generalmente i cani al guinzaglio pensano di poter contare non solo sulle loro forze ma anche su quelle del padrone per cui se si presenta l’occasione hanno atteggiamenti molto meno concilianti di quello avrebbero se fossero sciolti. In più, un cane al guinzaglio agli occhi degli altri cani ha meno capacità di difendersi, per cui se hanno una cattiva opinione di lui è molto più facile che sfruttino l’occasione di farglielo sapere. Oltre a essere sbagliato è anche scorretto nei confronti del proprio cane e dei padroni degli altri cani portare il proprio legato vicino o in mezzo a quelli sciolti.
  • Pensare che gli altri cani e gli altri padroni sono nemici – Tremendi sono i padroni paurosi che nonostante vedano tutti i cani come una minaccia, frequentano aree in cui si ritrovano cani e i loro padroni rilassati con il mondo a quattrozampe. I padroni paurosi generalmente adottano tutti i comportamenti più sbagliati, non hanno idea di come funzionino i cani, pensano sempre che il loro sia un angelo caduto da cielo e pretendono anche di avere ragione per cui sono un elemento fortemente destabilizzante per la comunità umano-canina. Un’altra categoria da temere sono quei padroni che di fronte a discussioni tra cani aggrediscono gli altri padroni certi della straordinarietà del loro cane e senza mai farsi sfiorare dal dubbio che magari è proprio lui ad aver originato la discussione. Come abbiamo scritto più e più volte, le interazioni canine sono molto complesse da interpretare e molto spesso le apparenze ingannano per cui trarre conclusioni che saranno molto probabilmente sbagliate è inopportuno e usarle per aggredire un altro umano è semplicemente incivile.
  • Usare un ‘gioco’ in mezzo a un gruppo di cani – Una palla, una corda, una pigna, un pezzo di legno, qualsiasi cosa può generare nei cani il senso di possesso ed è un errore clamoroso arrivare in un posto in cui ci sono altri cani che magari si conoscono anche poco e tirare fuori il ‘gioco’. E’ praticamente certo che nascerà una rissa per il possesso del prezioso oggetto e a differenza delle discussioni per il territorio, per chi è più fico, per chi comanda che nella stragrande maggioranza dei casi vedono coinvolti i maschi, quelle per gli oggetti non hanno sesso e possono essere molto molto violente.
  • Portare in giro le femmine in calore – Ci sono alcuni padroni di femmine che le portano in giro come se niente fosse quando sono in calore, le portano per strada, ai giardini, nelle aree cani, e magari anche in orari normali e poi magari protestano quando i maschi che incontrano cercano di montarle. Il comportamento è totalmente irrispettoso degli altri padroni di cane perchè i maschi quando sentono le femmine in calore perdono la ragione, per cui c’è il rischio che scappino, e se ce n’è più d’uno vicino alla femmina c’è il rischio che si scannino per chi la possiede.

Questo articolo e’ stato scritto dalla redazione di dogdeliver; per scoprire questo e altro sul mondo dei cani visita il sito http://www.dogdeliver.com

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