Come si puliscono i carciofi senza impazzire

In che modo vanno puliti i carciofi? Pulire i carciofi può sembrare un compito ingrato e difficoltoso, ma in realtà basta sapere come fare: vi spieghiamo come si puliscono i carciofi passo passo

Come pulire i carciofi velocemente

Pulire i carciofi è davvero così difficile? Le ricette a base di carciofi possono essere molto sfiziose ma molti si bloccano davanti allo spauracchio del dovere pulire i carciofi, un compito apparentemente lungo e complicato. Senza contare che se i carciofi non vengono puliti bene avremo piatti indigesti: le parti più esterne del carciofo infatti sono molto dure, mentre la cosidetta “barba” cioè la peluria all’interno del carciofo è amara e punge il palato. La pulizia dei carciofi è quindi indispensabile e va fatta bene. Ma è davvero così difficile? Ovviamente no se si sa bene cosa fare, e noi ve lo spieghiamo.

Vediamo insieme tutti gli step della pulizia dei carciofi:

Come non sporcarsi le mani pulendo i carciofi

Una delle caratteristiche tipiche dei carciofi è che è praticamente impossibile maneggiarli (dopo averli tagliati) senza annerirsi le mani e senza sporcare di nero qualsiasi superficie si tocchi. Questo è dovuto al fatto che i carciofi contengono delle sostanze che una volta venute a contatto con l’aria ossidano immediatamente creando il tipico colorito nero. L’unico rimedio a questo problema è il limone, che bloccando il processo di ossidazione ovvia a questo fenomeno.

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1 di 16 - Apertura dei carciofi alla giudia -
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2 di 16 - Carciofi a mollo con limone -
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3 di 16 - Carciofi al forno -
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4 di 16 - Carciofi alla Giudia -
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5 di 16 - Carciofi alla romana -
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6 di 16 - Carciofi fritti in pastella -
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7 di 16 - Carciofi in padella -
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8 di 16 - Carciofi interi -
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9 di 16 - Carciofi sottolio -
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10 di 16 - Frittura dei carciofi alla giudia -
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11 di 16 - Frittura dei carciofi -
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12 di 16 - Limone sui carciofi -
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13 di 16 - Mazzo di carciofi -
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14 di 16 - Pasta con carciofi e pancetta -
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15 di 16 - Pasta con i carciofi -
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16 di 16 - Pulire i carciofi -

Per questo quando si maneggiano i carciofi e in particolare quando li si pulisce è importante proteggersi le mani con dei quanti, e fare attenzione a proteggere anche le superfici su cui lavoreremo. In alternativa si può lavorare a mani nude, ma bisognerà prima cospargersi le mani di succo di limone. Anche i carciofi stessi – qualunque sia la ricetta che vorremo realizzare – prima di essere usati vanno lasciati in ammollo in acqua e limone per almeno 15-20 minuti.

Come pulire il gambo dei carciofi

Il gambo dei carciofi va eliminato quasi completamente, ma attenzione, non del tutto. La maggior parte del gambo infatti è troppo dura per essere mangiata, ma questo non vuol dire che debba essere tagliato via integralmente. La parte più vicina al fiore infatti è commestibile e anche piuttosto tenera, oltre che utilissima come “manico” ad esempio se friggete i carciofi alla giudia. Bisogna quindi tagliare via il gambo lasciandone qualche centimetro.

A questo punto la parte di gambo rimasta va letteralmente “sbucciata” per eliminare la parte più esterna, che è anch’essa piuttosto dura, e lasciare solo il cuore morbido del gambo.

Come pulire la parte superiore dei carciofi

La cima dei carciofi va tagliata via, in quanto le punte delle foglie dei carciofi sono spesso appuntite e molto dure. La parte da tagliare via dovrà essere lunga almeno 2-3 centimetri: otterremo così dei carciofi dalla punta “piatta”. Ovviamente si può procedere a occhio, e tastando con le mani quali sono le parti più dure da togliere.

Come pulire la parte esterna del carciofo

Veniamo ora alle foglie vere e proprie del carciofo: anche in questo caso bando ai sentimentalismi. La maggior parte delle foglie esterne del carciofo infatti vanno letteralmente sfogliate via, in maniera tale da lasciare solo il cuore tenero del carciofo. Anche in questo caso è facilissimo regolarsi a occhio (la parte “buona” del carciofo ha solitamente un colore più chiaro) e con le mani, sentendo quando la superficie delle foglie comincia a essere più tenera.

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1 di 16 - Apertura dei carciofi alla giudia -
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2 di 16 - Carciofi a mollo con limone -
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3 di 16 - Carciofi al forno -
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4 di 16 - Carciofi alla Giudia -
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5 di 16 - Carciofi alla romana -
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6 di 16 - Carciofi fritti in pastella -
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7 di 16 - Carciofi in padella -
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8 di 16 - Carciofi interi -
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9 di 16 - Carciofi sottolio -
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10 di 16 - Frittura dei carciofi alla giudia -
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11 di 16 - Frittura dei carciofi -
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12 di 16 - Limone sui carciofi -
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13 di 16 - Mazzo di carciofi -
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14 di 16 - Pasta con carciofi e pancetta -
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15 di 16 - Pasta con i carciofi -
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16 di 16 - Pulire i carciofi -

Come pulire l’interno del carciofo

Moltissime varietà di carciofo contengono al loro interno una sorta di spine, chiamate informalmente “barba”, “peluria” o “baffi”, proprio per le loro sembianze. Non tutti i carciofi le hanno: ad esempio il carciofo romanesco ne è privo, e non deve quindi essere pulito al suo interno.

In generale la “barba” del carciofo va rigorosamente eliminata: si tratta infatti di una parte non commestibile, e anche molto fastidiosa in quanto punge il palato. Per toglierla bisogna tagliare in quattro il cuore del carciofo e provvedere a toglierla con l’aiuto di un coltellino: fate attenzione, perchè in questo caso la pulizia deve essere rigorosa.

Se invece dovete realizzare una ricetta che prevede che i carciofi restino interi (come ad esempio i carciofi alla giudia o i carciofi alla romana), la barba va tolta dall’alto, aprendo leggeremente il carciofo e asportando la parte con l’aiuto di un cucchiaino o di un apposito utensile da cucina.

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