Tingere i tessuti: come si fa?

Tingere i tessuti: come si fa? Come cambiare il colore a tessuti e abiti che non vi piacciono più, sia utilizzando coloranti di origine naturale, sia avvalendosi di tecniche più moderne

Tingere i tessuti

Tingere i tessuti è un’ottima soluzione per rinnovare il guardaroba, come anche tessili e biancheria per la casa, in modo economico, ma soprattutto creativo e divertente. Esistono diverse tecniche per tingere i tessuti, come la tecnica batik: in commercio è possibile reperire prodotti specifici di varie marche, certamente pratici e di semplice utilizzo, ma se amate il fai da te e avete un’anima eco-friendly, il nostro consiglio è quello di divertirvi sperimentando i cosiddetti coloranti naturali. Tingere tessuti con coloranti naturali è infatti piuttosto semplice.

Dipingere sulla stoffa: la guida

I prodotti che garantiscono ottimi risultati e una lunga tenuta sono quelli più ricchi di tannini. Tra questi segnaliamo: caffè e tè nero, per ottenere una tinta marrone; curry e scorze di melograno per l’arancione; curcuma e zafferano per il giallo; barbabietole per il rosso; vino rosso per il viola; e ancora mallo di noce, ghiande, foglie di eucalipto, bucce di cipolla, spinaci, cacao, foglie di camomilla o ortica, fragole, amarene, mirtilli e more, tutti prodotti naturali che vi permetteranno di ottenere buone colorazioni, senza nuocere l’ambiente o, peggio ancora, la salute dei vostri cari.

Stabilita la tinta che vogliamo realizzare sulle nostre stoffe e i prodotti più adatti ad ottenerla, importante è accertarsi che il capo da tingere sia ben pulito e composto da fibre naturali (cotone, lino, seta o lana). La colorazione naturale risulta infatti meno aggressiva di quella chimica, quindi potrebbe risultare poco efficace sulle fibre sintetiche (lycra, nylon, rayon, ecc.). Se abbiamo dunque a che fare con capi misti, teniamo presente che il colore risulterà tanto più chiaro quanto più alta è la percentuale di fibra sintetica presente nel tessuto.

Fatte tutte le verifiche del caso, si inizia riempiendo d’acqua una pentola abbastanza capiente da permettere il completo ammollo del capo. Portate ad ebollizione, e aggiungete un cucchiaio di sale grosso da cucina per ogni litro d’acqua. Unite quindi il colorante naturale (in peso equivalente a quello del tessuto: es. 100 gr. di curcuma ogni 100 gr. di tessuto) e lasciate bollire per almeno 1 ora. Quando l’acqua avrà raggiunto la colorazione desiderata, filtratela per eliminare i residui vegetale ed immergetevi il capo da tingere. Fate bollire il tutto per almeno tre ore: più a lungo il capo resterà in ammollo, più intenso sarà il colore. Raggiunta la tonalità desiderata, spegnete quindi il fuoco e lasciate raffreddare il tutto. Ricordate di controllare di tanto in tanto il processo di tintura, poiché la presa del colore potrebbe variare in base al tipo di tessuto e alla tipologia di colorante utilizzato. Per ottenere colori più intensi, è possibile aumentare sia la quantità di colorante che i tempi di ammollo.

Se invece si preferisce usare una tintura pronta, facilmente reperibile in commercio, ricordate di leggere attentamente le istruzioni. In linea generale, la tintura in lavatrice è indicata per tessuti in cotone, lino, seta, viscosa e jeans, mentre per tessuti più delicati, come seta, lana e nylon, è preferibile la tintura a mano. Anche in questo caso, come per la tintura naturale, il risultato non è garantito in caso di capi sintetici, realizzati in poliestere o acrilico.

Nel caso della tintura in lavatrice, le vaschette di colore andranno collocate direttamente nel cestello (senza però versarne il contenuto). Dovremo poi aggiungere 1 kg di sale grosso da cucina; inserire i capi precedentemente inumiditi e avviare un ciclo completo di lavaggio a 60° (senza detersivo). Terminata questa operazione, rimuovete le vaschette di colore e avviate un secondo ciclo di lavaggio, questa volta con l’aggiunta del detersivo. Dopo la tintura pulite con cura la lavatrice per evitare che rimangano tracce di colore. Almeno per il primo periodo, ricordate inoltre di lavare separatamente i capi tinti.

Per tingere i capi delicati, procuratevi invece un recipiente capiente e portate a ebollizione circa 10 litri d’acqua. Versatevi il colorante, mescolate bene e immergetevi il capo per circa 45 minuti. A questo punto risciacquate bene sotto acqua corrente calda (ma senza strizzare) e lasciate i tessuti a mollo per altri 45 minuti in acqua pulita, o in acqua e aceto, così da fissare meglio il colore. Fate un secondo risciacquo e lavate in lavatrice a 30°C. In entrambi i casi, ricordate di non lasciar asciugare i capi al sole dopo la tintura.

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