Come ci si sente dopo i 40 anni? Molto meglio, a quanto pare

Come ci si sente dopo i 40 anni? Uno studio americano dimostra che a quarant'anni si inizia a vivere meglio, perché si è più felici e in grado di affrontare la vita con maggiore maturità

Come ci si sente dopo i 40 anni? Molto meglio, a quanto pare

Che la vita inizi a 40 anni ora non è più solo un detto. A dimostrarlo è uno studio dell’University of California San Diego School of Medicine, sul miglioramento della qualità di vita con il trascorrere del tempo. Gli scienziati hanno esaminato la salute fisica, le funzioni cognitive e altri indici di misura della salute mentale e del benessere in 1.546 uomini e donne scelti a caso, di età compresa tra i 21 e i 100 anni.

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Dai risultati è emerso che le persone più anziane hanno punteggi significativamente più alti relativamente alla salute mentale e, rispetto ai partecipanti tra i 20 e i 30 anni, si sentivano più felici, soddisfatti e meno stressati nonostante cominciassero a comparire i primi acciacchi. Una delle ipotesi avanzate dagli studiosi è che aumentando la saggezza con l’età, le persone più adulte tendono ad essere più serene e abili ad orientarsi nel complesso processo decisionale sociale. Insieme a Loredana Rosiello, psicologa e psicoterapeuta cognitivo comportamentale, analizziamo quali sono i fattori che rendono la vita più bella a partire dagli “anta”.

1) Maggiore stabilità emotiva

Una delle ipotesi avanzate e dimostrate dagli studiosi è che con l’aumentare dell’età, le persone tendono ad essere più stabili emotivamente. “In genere, le persone più avanti negli anni hanno superato degli ostacoli e hanno compiuto un cambiamento che noi psicologi chiamiamo evolutivo.” afferma Loredana Rosiello “Una persona di 40 o 50 anni, possiede sicuramente una maggiore maturità che deriva non da un invecchiamento, ma da una crescita avvenuta a partire dall’infanzia. Di conseguenza ha più autostima, guarda al passato con serenità, affronta meglio i problemi, investe più energie nel vivere le relazioni e dà molta più importanza a ciò che è veramente essenziale”. La saggezza e la stratificazione delle esperienze rendono, inoltre, gli adulti e gli anziani più empatici e dotati di autocontrollo.

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E se non è così?

Nella vita può succedere di fare i conti con problemi che allontanano il raggiungimento della stabilità. Il lavoro precario, una carriera che non decolla o una vita affettiva insoddisfacente, sono fonte di grande insicurezza. Inoltre, nelle donne intorno ai 50 avvengono dei cambiamenti ormonali responsabili di improvvisi sbalzi d’umore. Cosa fare in questi casi?
“Alcune volte la radice del problema è interno e intimo.L’instabilità risiede in un mancato equilibrio tra noi e la realtà, o più semplicemente nella mancata consapevolezza di ciò che siamo o delle false aspettative che alimentiamo su noi stessi.” spiega la dott.ssa Rosiello “In questi casi è bene ricordare che non è mai troppo tardi per conoscersi meglio e capire di cosa abbiamo davvero bisogno, magari anche con una relazione d’aiuto. Perché cambiare è possibile, a qualsiasi età”.

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2) Maggiore felicità

In linea di massima più si cresce e meno si è all’affannosa ricerca di affermazione personale e sociale. Il grosso è fatto, è il caso di dire, e questo contribuisce senz’altro ad una maggiore felicità o, comunque, a un maggiore orientamento a gioire dei risultati raggiunti. “Secondo Aristotele, andando avanti negli anni si diventa più virtuosi, quindi un po’ più perfetti e un po’ più felici. Questo significa che la felicità è un cammino.” commenta la Rosiello “Tutti noi siamo chiamati a fare questo percorso, in alcuni momenti più velocemente e in altri meno. Le persone più felici sono quelle che hanno conosciuto la sofferenza e hanno superato molte prove. Ai miei pazienti ricordo sempre che gli inciampi durante il percorso li renderanno felici, molto più che se non fossero mai accaduti”.

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E se non è così?

Una separazione, un lutto, una gestione familiare complicata ed ecco che la sensazione di leggerezza e felicità scompare. Eppure, anche in questi casi, il nemico più insidioso può essere l’atteggiamento con cui affrontiamo le situazioni. “Se un mancata stabilità può avere cause esterne, quasi mai si può dirlo di una persistente infelicità. I problemi hanno un valore funzionale solo se affrontati con positività e fiducia in sé stessi ma, molto spesso, l’infelicità nasconde l’insoddisfazione per quello che siamo. Può bastare un problema legato alla timidezza, il non voler accettare un errore, e ci blocchiamo. Per superare questi stati d’animo è importante capire cosa ci blocca e procedere per piccoli passi, solo se sentiamo che una situazione è positiva per noi”, consiglia l’esperta.

3) Minore stress

Come corollario degli altri due punti, ne consegue una minore ansia da prestazione e da competizione che, uniti all’aumentare della saggezza e ampiezza di vedute, rende le persone più resistenti agli stress della vita. “La maturità aiuta a vedere le cose in maniera diversa. C’è anche da dire che l’età si è molto allungata e la società sta evolvendo rapidamente, per cui si risente meno di stereotipi legati a una vecchia concezione della realtà e le persone vivono in modo più rilassato.” sottolinea Loredana Rosiello “Se, ad esempio, prima era normale sposarsi da giovani e formarsi una famiglia, oggi le fasi sono molto più dilatate e alcune scelte si fanno più in là negli anni”.

E se non è così?

La rapida caduta di molti cliché e il procrastinare determinate scelte, lascia anche un senso di vuoto e una mancanza di riferimenti, dove l’individuo è molto in rapporto con sé stesso e ha pochi feedback dalla società. Questo può generare stress. “Oggi la maggior parte delle persone diventa genitore intorno ai 40 anni. La genitorialità in età avanzata è spesso accompagnata da una serie di ansie come la paura del declino fisico e di non avere abbastanza energie per crescere i figli. C’è poi il timore di essere come un nonno per loro. In realtà non bisogna temere la diversa mentalità, ma tenere a mente che si può offrire al bambino e poi al ragazzo una maggiore maturità e sicurezza, che favoriranno la sua crescita armoniosa” conclude Loredana Rosiello

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