MFW: Cavalli seduce con la sua donna diva

Meravigliosa la sfilata di Cavalli che presenta una donna super glamour, mentre Moschino si autocelebra in una sfilata evento

A cura di Chiara Ferretti

Quarta giornata di Milano Fashion Week: in passerella, tra le altre, le Collezioni Primavera-Estate 2014 di Bottega Veneta, Ermanno Scervino, Roberto Cavalli e Jil Sander. In serata, poi, la sfilata di Moschino e il fashion show con party di Philipp Plein.

Si parte con Bottega Veneta, una sfilata caratterizzata dal trionfo dell’artigianalità e del lusso made in Italy. Tomas Maier ha confezionato una linea haute couture fatta di abiti o gonne dai tagli asimmetrici e tessuti luminosi in cui cotone e filo di rame si intrecciano per creare un effetto inedito. Camicette bon ton, gonne a ruota raffinate, plissettate, abiti linguette. Una linea di classe, pulita, chic e di qualità.


Da Ermanno Scervino ha sfilato un daywear molto luminoso, in cui a dominare sono stati i cristalli Svarowski che hanno reso ogni capo brillante e prezioso. Tutti i colori sono solari: giallo limone, marrone, bianco e sabbia in particolare e i materiali sono in contrasto tra loro. Lino e seta, rafia e plastica, pelliccia e raso, soprabiti di PVC ricamati in pied de poule, o in pizzo. Per le sere estive, invece, Scervino propone abiti drappeggiati, colorati dal tessuto leggero e impalpabile e sempre impreziositi da punti luce per uno stile molto hollywoodiano.


La collezione di Roberto Cavalli ha un’anima rock, con qualche dettaglio che rimanda agli anni ’20. La donna di Cavalli è una diva, pronta a calcare il red carpet. Gli abiti sono dai colori chiari (rosa, perla, verde menta, azzurro, argento) ma sono resi più decisi dalle stampe e dagli intarsi. Il look da giorno è caratterizzato da completi pantalone di pelle chiara in patchwork di jeans, pitone, iguana e cocco, intarsiati con microborchie e macramè. La calzatura più in della stagione, per Cavalli, è il sandalo-stivale molto sexy, per non rinunciare all’anima sensuale della maison.


La semplicità della sfilata di Jil Sanders non deve ingannare: la moda della stilista è il trionfo della sapienza sartoriale. Schiene scoperte, giacca dal taglio impeccabile, pantaloni al polpaccio, giacche con un particolare taglio ondulato sulla schiena e asciutto e sobrio davanti…tutto molto rigoroso ma impeccabile.


Decisamente diversa la sfilata della rivelazione di questa Fashion Week, la italo-haitiana Stella Jean, ex modella, protetta di Giorgio Armani, che ha presentato una collezione colorata e molto originale, una vera novità. L’outfit che più rispecchia il suo stile è composto da camicia bianca maschile infilata in una gonna a tubo o a palloncino in stile anni ’60, ma tagliata in una di quelle stoffe colorate che sono i tipici disegni wax africani.

Uno stile particolare, caratterizzato dai contrasti. Lo show è stato molto divertente e pittoresco: gonne lunghe, fazzoletto caraibico in testa, trench stampati a fiori, blazer a fantasia, fiori in testa, camicie cubane e gonne a palloncino. Da Pucci è andata in scena una collezione dal tema sportivo in cui i classici colori e le stampe di Pucci vengono rivisitate e prendono spunto dalla terra dei Masai.

Il tema sportivo emerge in alcuni capi: una cintura come quella dei pugili che stringe la vita di quasi tutti i look della collezione. E poi un paio di pantaloni da jogging, gli short da pugile, i sandali con dettagli in neoprene, gli stivaletti da boxeur.

Ma il divertimento è arrivato la sera, con la sfilata evento di Moschino che ha celebrato i 30 anni della maison ed è stata un tributo al fondatore Franco Moschino. Tornano quindi gli abiti iconici come il leggendario cappello da cowboy, le scritte strafottenti o i pupazzetti.  In passerella le top model storiche: Pat Cleveland con l’abito bustier con la mucca tricolore, Violeta Sanchez con il turbante di orsetti di peluche, Amalia con il vestito bandiera e Giselle Zelany con l’abito-spazzatura, capi iconici del brand.

Ad intrattenere gli ospiti la performance della grande Gloria Gaynor. E poi la nuova collezione fatta di gonne vaporose, mini culotte, giacchine in bouclé, cuori e rose. Tutto è bianco, nero e rosso, a righe, quadretti, con pizzi e catene. Altro stilista, altro party: per la prima volta in calendario ufficiale, Philipp Plein ha portato in scena una sfilata con modelle rigorosamente di colore tra le quali spiccava la splendida Liya Kebede.

Lo stile è urban & underground con qualche outfit sporti chic. Borchie ovunque e cristalli sugli abiti da sera, un gioco di black and white e molte giacche in pelle. La star della serata è stata la pazzesca Iggy Azalea, rapper, modella, che incarna la vera donna di Philipp Plein, aggressiva, decisa e hip hop.  Ha aperto lo show e animato l’after show, con una performance che ha fatto ballare tutti gli ospiti.

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