Abbronzatura e invecchiamento precoce: cosa fare per prevenire?

Bello prendere il sole e abbronzarsi, ma ricordiamo che il sole provoca invecchiamento cellulare: ecco come prevenire il problema

Abbronzatura e invecchiamento precoce

Gli errori in spiaggia per prendere l'abbronzatura possono costare cari: scottature, macchie, arrossamenti, ma anche rughe e rughette. Per evitare rischi occorre giocare d'anticipo salvando la pelle dall'invecchiamento precoce. Ma come?

"Fra i trattamenti di medicina estetica sono indicati tutti quelli che reidratano la pelle che, con l'esposizione al sole, è soggetta a disidratazione – spiega Annamaria Forenza, patologo clinico, esperta in medicina antinvecchiamento – Per cui parliamo delle veicolazioni di sostanze vitaminiche e acido ialuronico non cross linked (liquido) non iniettive, l'ossigeno a perfusione, anche la radiofrequenza che veicola vitamine. I trattamenti che riscuotono maggiore successo però sono due: quelli iniettivi a base di acido ialuronico addizionati di aminoacidi e vitamine, oppure la veicolazione transdermica mediante ossigeno a perfusione delle stesse sostanze".

"Se la paziente non ha remore all'utilizzo di microaghi, i trattamenti iniettivi a base di acido ialuronico addizionati di aminoacidi e vitamine sono un'ottima e rapida soluzione – prosegue l'esperta – Si può trattare tutto il corpo, gambe, braccia, addome e viso, iniziando almeno una settimana prima dell'esposizione al sole. La tempistica è breve: 15-20 minuti per tutto il corpo; 10 minuti per il viso.

Per l'acido ialuronico non cross linked con vitamine e aminoacidi veicolati tramite ossigeno ad alta perfusione i tempi sono un po' più lunghi. Per l'assorbimento del prodotto attraverso la pelle servono almeno due sedute: un'ora per tutto il corpo, 20 minuti il viso. Entrambi i trattamenti vanno ripetuti a settembre, per idratare la pelle una volta rientrati dal mare".

Il ruolo dell'alimentazione

Ma il lavoro non finisce una volta sdraiate sul lettino. "E' bene assumere sostanze nutritive come le vitamine epitelioprotettrici, A ed E, sotto forma di frutta e verdura o integratori, e bere molto – aggiunge Forenza – ma il consiglio da seguire sempre, una volta sotto il sole, è di utilizzare ottime creme protettive senza mai dimenticare di idratare la pelle dopo il sole".

"Sul corpo si può usare una protezione 30, mentre sul viso si deve iniziare da 50 – raccomanda – altrimenti i danni non si recuperano. Non bisogna avere fretta di abbronzarsi. I danni solari sono causati da una parte degli Uv emessi dal sole che nel tempo, se la pelle non è adeguatamente protetta, causano danni al Dna cellulare, con conseguenze importanti non solo sul lato estetico. La pelle invece si secca e si desquama e a lungo andare – conclude – può andare incontro a un invecchiamento precoce".

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