La cistite nelle donne causa il 25% delle assenze dal lavoro in un mese

La cistite nelle donne causa il 25% delle assenze dal lavoro in un mese ma si tratta di una patologia trascurata perché si ignora che è l'urologo il professionista in grado di risolverla definitivamente

Cistite causa 25% delle assenze dal lavoro

Cistite"questa sconosciuta". Nonostante nelle donne sia causa del 25% di assenze dal lavoro nell’arco di un mese, la patologia è trascurata perché si ignora che è l'urologo il professionista in grado di risolvere definitivamente una condizione invalidante che può durare per anni. Da qui l'appello degli urologi dell’UrOP che lanciano un monito:
“Occorre superare questi pregiudizi legati a una visione maschile dell’urologia".

“La cistite è una patologia che va assolutamente curata nelle fasi iniziali di insorgenza – spiega Stefano Pecoraro, direttore del dipartimento di Urologia Gruppo Malzoni Neuromed Avellino e presidente del congresso – Ne soffrono le donne di tutte le età, la malattia può insorgere anche senza nessuna patologia correlata. E’ necessario ricorrere subito a terapie specifiche per evitare la cronicizzazione della malattia, che rende la donna vulnerabile alterandone il suo stato sociale e sessuale. La prevenzione è fondamentale anche in questi casi. L’igiene e l’idratazione sono al primo posto. Anche le minzioni non devono essere rallentate, le ritenzioni di urina provocano sforzi all’interno del muscolo della vescica e ne alterano la sua contrattilità", aggiunge Pecoraro. Infatti sindromi come la vescica iperattiva colpiscono anche le donne.
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