Come togliere le occhiaie con la medicina estetica

Le innovazioni della medicina estetica per eliminare le occhiaie: i nuovi filler all'acido ialuronico, la radiofrequenza e l'uso della vitamina A

Eliminare le occhiaie con la medicina estetica

Nuove soluzioni contro le temute occhiaie ('dark circle'), interventi soft che scolpiscono viso e corpo senza bisturi e nuove applicazioni della vitamina A sempre in estetica. Sono solo alcune delle novità presentate al 40.esimo congresso nazionale della Società italiana di medicina estetica (Sime), tenutosi a Roma.

Filler contro le occhiaie

Per quanto riguarda le occhiaie, tante sono le cause alla base di questo inestetismo: genetico-costituzionali in primo luogo, ma anche dermatiti da contatto, allergie, pelle sottile e vascolarizzata. E se a questi fattori si associano circostanze sfavorevoli – poche ore di sonno oppure una cattiva digestione – e cattive abitudini – fumo e alcool – la situazione si può accentuare ulteriormente.

"Negli ultimi anni – sottolinea Emanuele Bartoletti, presidente della Sime – sono stati messi a punto degli acidi ialuronici appositamente studiati per poter essere iniettati in questa zona per correggere le occhiaie. Si tratta di filler che non attivano acqua e quindi non gonfiano minimamente, che hanno la capacità di riempire i solchi delle occhiaie, ma anche, essendo miscelati con principi attivi biostimolanti, di migliorare la qualità della cute ispessendola e rendendola meno scura e meno trasparente".

La radiofrequenza contro le occhiaie

C'è poi la radiofrequenza endodermica. "A mio avviso si tratta della più interessante novità della medicina estetica degli ultimi 10 anni – sottolinea Nicolò Scuderi, professore di Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica all'Università Sapienza di Roma – in quanto consente di intervenire su zone difficilmente trattabili con altre metodiche e fornisce risultati molto evidenti, tanto da rivaleggiare in qualche caso anche con quelli chirurgici. È inoltre sinergica con altre metodiche medico estetiche, (con i filler ad esempio) ed è estremamente duttile: variando i parametri di calore e di energia prodotti dal macchinario, si possono avere effetti diversi, che vanno da un effetto tensivo a un effetto fibrolitico, fino ad attuare un'azione lipolitica mirata".

La procedura consiste nell'inserimento sottocutaneo dell'agocannula e di una sonda che trasmette il calore generato dalla radiofrequenza ai tessuti. Lo specialista può selezionare la temperatura adatta all’ottenimento del risultato desiderato: con una temperatura di circa 50 gradi C, il passaggio dell'agocannula produce la retrazione delle strutture collageniche del derma (con conseguente 'effetto lifting') e attiva i fibroblasti fondamentali per riparare il derma stimolando la produzione di collagene; a circa 60 gradi C ha un effetto fibrolitico, ovvero riesce a eliminare aderenze tissutali derivanti da traumi o interventi chirurgici. Alzando ulteriormente la temperatura e arrivando intorno ai 70 gradi C, ha un’azione lipolitica e permette di eseguire una liposcultura anche in zone 'difficili' come quella sotto-mentaliera, delle braccia e dell'interno cosce".

La vitamina A

Riflettori puntati anche sulla vitamina A, sostanza protagonista della cosmetica (e non solo) del 2019. Un interesse motivato dai benefici che può apportare all'organismo e per le interessanti frontiere che ha recentemente aperto la sua somministrazione sistemica. "L'acido retinoico topico (vitamina A acida) nella cute invecchiata – spiega Bartoletti – è un vero e proprio riprogrammatore cellulare che ha la capacità di riportare indietro i danni da invecchiamento cutaneo fotoindotto con un miglioramento incredibile del colorito della cute, della sua vascolarizzazione e delle rughe su di essa presenti. Un farmaco meraviglioso che nelle mani di un medico estetico esperto riesce a ringiovanire la cute in maniera radicale".

Effetti collaterali

Ma attenzione a farsi trascinare dalla moda, perché anche le vitamine possono provocare effetti collaterali se assunte sconsideratamente. "Esistono due tipi di vitamine, quelle liposolubili e quelle idrosolubili – spiega Domenico Centofanti, specialista in Scienza dell’alimentazione, vicepresidente della Sime – la vitamina A è una vitamina liposolubile, questo vuol dire che può accumularsi nell’organismo. Un uso sconsiderato di integratori contenenti vitamina A (ma anche altre vitamine liposolubili, la D, la E e la K, ad esempio) può creare dei problemi di salute, come cute molto secca e fessurata, unghie e capelli fragili, gengiviti, irritabilità e astenia. Per questo motivo le integrazioni vanno seguite da un medico e consigliate solo se effettivamente servono".

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