Fisioterapia efficace: le regole

La fisioterapia dal 1996 ha la sua Giornata Mondiale. Secondo i dati dell’Associazione Italiana dei Fisioterapisti, ogni anno in Italia sono oltre 2 milioni le persone si affidano ad un fisioterapista

Fisioterapia efficace: le regole

Praticata già dal 480 a.C. dal padre della medicina Ippocrate, che all’epoca ideò trattamenti come il massaggio, la manipolazione e l’idroterapia, la fisioterapia non ha mai smesso di sviluppare le proprie conoscenze nel campo della riabilitazione, fino a meritarsi, a partire dal 1996, una giornata ad hoc: la Giornata Mondiale della Fisioterapia, che quest’anno è stata celebrata l’8 settembre per volere della Wcpt, la World Confederation for Physical Therapy.
Secondo i dati di Aifi, l’Associazione Italiana dei Fisioterapisti, ogni anno in Italia sono oltre 2 milioni le persone si affidano a uno degli oltre 65mila professionisti per curare dolori e limitazioni del movimento, 97 ogni 100mila abitanti secondo l’Istat. Un lavoro molto richiesto, in Paese che invecchia: il 90% dei laureati trova lavoro entro un anno, come riportato da Almalaurea.

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Ma quali sono le patologie che richiedono un intervento immediato e come affrontarle nel migliore dei modi? "Le tecniche fisioterapiche sono sempre più diffuse e possono curare i dolori provocati da una lunga serie di patologie, tra cui le più diffuse sono ad esempio le tendinopatie o infiammazioni tendinee, le lesioni muscolari, le neuropatie, le capsuliti, le ulcere, le infiammazioni delle radici nervose, le distorsioni, le calcificazioni, il dolore da sovraccarico fino alle patologie della colonna”, spiega la fisioterapista del Salvator Mundi International Hospital di Roma Angela Amodio, responsabile Aifi per la Puglia e docente di Terapia Fisica Strumentale.

“È importante sottolineare come sia importante affidarsi a un professionista certificato e aggiornato, che utilizzi le più moderne e avanzate tecnologie come la Theal Therapy, con la quale è possibile personalizzare il protocollo terapeutico e massimizzare i risultati terapeutici sia in termini di tempo che di qualità”.
La fisioterapia può essere infatti utilizzata nei più svariati campi dei trattamenti riabilitativi: dalla cura di patologie reumatiche come l’artrosi, l’artrite reumatoide e la fibromialgia, passando per i più comuni stiramenti, strappi, distorsioni, contusioni, tendinopatie e lombalgia, fino a malattie neurologiche, tunnel carpale, piede piatto, scoliosi, trattamenti post-chirurgici ed edemi. Se una volta il fisioterapista poteva affidarsi unicamente alla propria manualità, oggi la tecnologia mette a disposizione terapie avanzate.

Ma per evitare brutte ‘sorprese’ e fare in modo che la fisioterapia dia i migliori benefici, ecco un decalogo di consigli stilato dagli esperti del settore:
  1. Affidarsi alla persona giusta, ovvero a un fisioterapista che abbia ottenuto almeno una laurea triennale in fisioterapia
  2. Verificare che il fisioterapista sia sempre aggiornato sulle nuove tecniche e metodiche, come fototerapia e laserterapia 
  3. Assicurarsi che il fisioterapista frequenti dei corsi
  4. Richiedere al professionista un’approfondita diagnosi medico strumentale e costanti valutazioni per verificare i progressi fisici
  5. Non aspettare che il dolore diventi insopportabile, è fondamentale avviare il processo riabilitativo quanto prima per evitare complicazioni
  6. Si deve avere pazienza, la fretta di recuperare è un’acerrima nemica del lungo percorso riabilitativo
  7. Altrettanto importante è seguire le istruzioni e i consigli del fisioterapista, che aiuteranno il recupero e la guarigione definitiva
  8. Avvalersi delle più avanzate metodiche sviluppate e delle più avanzate tecnologie disponibili
  9. Svolgere i compiti a casa assegnati dal fisioterapista, come esercizi fisici e di recupero funzionale
  10. Sia durante i trattamenti, sia nella vita di tutti giorni, è fondamentale condurre uno stile di vita sano e attivo e mantenere un’alimentazione equilibrata
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