Nuove dipendenze: cibo, internet, sesso, accumulo oggetti

Dalla dipendenza dal sesso a quella da internet ecco i nuovi disturbi che caratterizzano i nostri tempi

Nuove dipendenze

Disposofobia, sex addiction, internet addiction, se prima quando si parlava di dipendenze si pensava subito ad alcol e droga ora bisogna necessariamente allargare i propri orizzonti ed ampliare le proprie conoscenze in fatto di disturbi del comportamento. Gli anni passano, la società cambia e con essa si aggiornano anche le problematiche che affliggono i giovani e i meno giovani della nuova era.

Abbiamo già parlato di disturbi di grande serietà ed importanza come l’anoressia, la bulimia e la quasi anoressia, oggi vorremmo trattare argomenti egualmente seri, recentemente inseriti nel nuovo manuale dell’Associazione Psichiatri Americani:

  • DIPENDENZA DAL SESSO – La dipendenza sessuale, o sex addiction, può essere considerata come una relazione patologica con il sesso, attraverso il quale, la persona che ne soffre, tenta di alleviare sintomi come depressione, ansia e sensazioni negative. Il piacere fisico diventa quindi la macabra alternativa ad altre forme di sentimento che si vogliono evitare di provare e la pseudo-giustificazione all’impossibilità di legarsi affettivamente ed in modo esclusivo ad un’unica persona. La ricerca continua di partner occasionali, la spasmodica voglia di creare circostanze ambigue e il pensiero fisso per il sesso, sono i sintomi che caratterizzano questo tipo di disturbo che colpisce il 3% delle donne e il 6% degli uomini di età compresa tra i 35 e i 40 anni, secondo uno studio condotto qualche anno fa sul territorio italiano dal CeDiS e dall’AIRS. Sono quasi scontate le conseguenze negative che questo disturbo arreca alla vita sociale e lavorativa di colui che ne è affetto, il quale tende a sacrificare ciò che non preveda un atto sessuale, a rendere marginali valori come la famiglia e l’amicizia, e ad avere inevitabili ripercussioni a livello lavorativo. Inutile sottolineare che questo tipo di patologia non possa che trovare terreno fertile in quest’era comandata da internet e dagli amori virtuali, amplificando notevolmente il rischio di far incappare chi ne soffre in situazioni pericolose sia sul web che nella vita reale
  • DISPOSOFOBIA O ACCUMULO PATOLOGICO – Real Time ne ha fatto un programma televisivo, molti ci si rispecchiano ridendoci sopra “la mia casa è una discarica, non butto via nulla!”, eppure l’accumulo compulsivo di oggetti vecchi e inutili è un vero e proprio disturbo di tipo psicologico. Secondo il manuale dell’Associazione Psichiatri Americani è un problema discretamente diffuso che viene identificato nella “persistente difficoltà ad eliminare o a separarsi da alcuni beni, indipendentemente dal loro reale valore”. Le persone che ne sono affette, pertanto, accumulano oggetti di ogni tipo pensando che un giorno possano servire  a qualcosa, occupando, anzi, invadendo quelli che normalmente verrebbero considerati spazi vitali. I loro appartamenti diventano impossibili da pulire, a scapito dell’igiene e del benessere del paziente, oltre ad essere luoghi ad alto rischio di incendi. Questa patologia viene collegata ad una profonda insicurezza personale e all’impossibilità di riuscire a dare un determinato valore alle cose e alla difficoltà di fare delle scelte e creare delle priorità in generale
  • ABBUFFATE COMPULSIVE – Rientra tra i disturbi di tipo alimentare e, in quanto tale, va associato ad un disagio interiore di tipo psicologico. I sintomi presentano alcune affinità con quelli della bulimia, chi ne è affetto, infatti, tende ad assumere una quantità smisurata di cibo in modo incontrollato e disordinato senza riuscire nemmeno a gustarne il sapore, ma con il solo scopo di riempire lo stomaco quanto più velocemente possibile.  A differenza della bulimia, però, chi soffre di abbuffate compulsive non sente la necessità di eliminare le calorie ingerite tramite vomito, purghe o estenuante esercizio fisico, pertanto questo disturbo viene spesso riscontrato in persone obese. Il rischio principale, ovviamente, è quello di incorrere nei tipici problemi di salute di chi è in forte sovrappeso. Le cause del problema sono sicuramente attribuibili alla depressione, a un’insoddisfazione esistenziale, e a un senso di vuoto interiore che si tenta di colmare con il cibo
  • INTERNET DIPENDENZA – Detta anche Internet Addiction Disorder, e viene identificato come l’uso ed abuso patologico del web, con sintomi clinici tipici della dipendenza da sostanze. Secondo Ivan Goldberg, colui che ha identificato e classificato questo tipo di problematica tra i disturbi del nuovo millennio, alcuni dei sintomi principali che caratterizzano l’IAD sono:
  • – Bisogno di trascorrere un tempo sempre maggiore in rete per ottenere soddisfazione;
  • – marcata riduzione di interesse per altre attività che non siano Internet;
  • – necessità di accedere alla rete sempre più frequentemente o per periodi prolungati;
  • – dispendio di grande quantità di tempo in attività correlate alla rete;
  • – continuo uso di internet nonostante la consapevolezza di problemi fisici, sociali, lavorativi o psicologici.
  • L’Internet Addiction pare sia un disturbo molto diffuso oggigiorno, e tra i rischi maggiori troviamo la perdita delle relazioni interpersonali, i cambiamenti d’umore, e le alterazioni della vita reale completamente orientata all’uso compulsivo del web.
  • Consigli per non diventarne vittime? Dopo aver letto qualche articolo interessante dei nostri correte a prendere una sana boccata d’aria
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