Come creare una cantina in casa

Siete appassionati di vino? Allora saprete che il luogo in cui viene conservato è fondamentale e deve essere curato in moltissimi particolari per favorire un ottimo invecchiamento e non modificare le proprietà del vino

A cura di Rosaria Di Prata

Chi ama il vino non impiega molto tempo ad accumulare 150-200 bottiglie; si acquistano non solo in enoteca, ma anche nel corso di visite in cantina, di degustazioni, gite e, non ultimo, tra gli scaffali del supermercato. Una volta in casa, come conservare il prezioso contenuto delle nostre bottiglie senza che si danneggi o si alteri nei profumi, odori, aromi e gusto? 

Se ci tenete a degustare vini ben maturati e conservati, è arrivato il momento di organizzare una funzionale cantina domestica. Compatibilmente allo spazio a vostra disposizione, ecco qualche utile suggerimento sul da farsi.

Il locale adatto: potete sfruttare un seminterrato, un sottoscala o un ripostiglio, meglio se orientati a nord, interrati e leggermente areati.
Scaffali: i più indicati per la conservazione dei vini sono quelli in legno o cemento. Non conviene utilizzare scaffali metallici, poiché cedono più velocemente il calore.
Posizione delle bottiglie: meglio stese che in piedi. Anche le bottiglie di spumante e champagne devono stare coricate in modo che il tappo si mantenga turgido, assicurando una buona tenuta. I vini con tappo sintetico si conservano in posizione verticale, così come i vini liquorosi e i superalcolici. 
Temperatura: deve aggirarsi tra i 10 e i 15°C e deve mantenersi costante, senza grossi sbalzi. La temperatura è l’elemento più importante da tenere sotto controllo in cantina: l’invecchiamento del vino comporta una complessa serie di reazioni chimiche, che si accelerano ad alte temperature. Oltre i 20 C° i vini si possono rovinare, mentre sotto i – 5 °C gelano. Controllate che nell’ambiente non passino tubi di acqua calda; se ciò é inevitabile isolateli utilizzando ghiaia, sabbia o fibra di vetro. E’ importante che il locale sia ventilato e che l’aria venga continuamente rinnovata per evitare che si formino muffe che gli odori stagnino. 

Umidità: deve oscillare tra il 60 e il 70%, poiché in una cantina “secca” i tappi si danneggiano. L’umidità nuoce però alle etichette: potete proteggerle con uno strato di vernice o con del cellofan adesivo.

Luce: può causare reazioni indesiderate nel vino (come l’invecchiamento precoce), sebbene di norma le bottiglie siano in vetro brunito. Non è quindi consigliabile lasciarle alla luce diretta del sole; fate in modo che nella vostra cantina la luce sia tenue. Per questo usate delle lampadine al sodio, dalla luce gialla, e non quelle bianche dalla luce più aggressiva. 
Odori:
poiché il vino assorbe gli odori, è opportuno che non usiate la cantina come locale magazzino. Evitate assolutamente che il vino condivida lo stesso locale con benzina, vernici e detersivi, ma anche con cibi dall’odore intenso, come cipolla, aglio o tartufo. 

Vibrazioni: evitatele, utilizzando materiali isolanti, soprattutto se la cantina si trova nelle vicinanze di un’autostrada, di una linea ferroviaria o del tram. 

Un suggerimento: se le bottiglie sono confezionate in cassette o in cartoni, lasciatele dove sono, occuperanno meno spazio e si conserveranno meglio. A voi sbizzarrirvi poi nella personalizzazione della vostra cantina, ricorrendo ad etichette, disponendo le bottiglie secondo un criterio a voi utile e magari allestendo un piccolo angolo degustazione.

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