Caminetto in appartamento: quando è possibile farlo e come

Il caminetto in casa è un sogno romantico per molti, ecco in quali casi è possibile la sua installazione e quando invece sono necessarie delle migliorie

Caminetto in appartamento

In inverno, non c’è nulla di più bello che rientrare a casa dopo una lunga giornata di lavoro e accoccolarsi sul divano, riscaldati dal tepore di un caminetto, godendo di quell’atmosfera magica che solo la sua luce calda ed avvolgente è in grado di creare.

Le funzioni di un caminetto non si esauriscono tuttavia ad una mera questione estetica e di ambientazione: la sua installazione permette infatti di risparmiare sulle spese di riscaldamento e di ridurre l’impatto ambientale in termini di emissioni nocive. Che si abiti in una villetta singola o in appartamento, la buona notizia è che oggi, con i giusti accorgimenti tecnici, installare un caminetto è divenuto molto più semplice che in passato, grazie soprattutto alla diffusione di caminetti elettrici, a gas o biocamini.

Anche se abitate in appartamento e desiderate un camino tradizionale, non è detto che questo non sia possibile: la prima cosa da verificare sarà infatti la presenza di canne fumarie già esistenti ed utilizzabili, ricordando che ogni generatore di calore deve smaltire i fumi attraverso il proprio impianto. In caso di riscontro positivo, non resta altro da fare che misurare diametro e altezza della canna fumaria e scegliere un modello di stufa o caminetto compatibile con quanto già esistente.

Se si rendesse invece necessaria l’installazione di una nuova canna fumaria, attenzione a verificare il regolamento condominiale prima di procedere con i lavori, accertandosi che questo consenta di forare parti comuni dell’edificio per raggiungere il colmo del tetto.

Anche in tal caso, ricordate che l’installazione di una canna fumaria privata all’interno di un condominio è possibile solo in caso si soddisfino determinati requisiti.

Canna fumaria: requisiti necessari

  • l’uscita dei fumi avvenga al di sopra del tetto dell’edificio e alla quota prescritta dal regolamento vigente
  • vengano rispettate determinate distanze da balconi e finestre delle abitazioni vicine
  • non intacchi la stabilità e sicurezza dell’edificio e non ne alteri il decoro architettonico

Alla luce di ciò, lo scenario più semplice è certamente quello che concerne mansarde e attici, dove la creazione di una canna fumaria ex novo incorre in minori impedimenti rispetto alle abitazioni poste ai piani sottostanti. In ogni caso, ricordate che l’installazione di una nuova canna fumaria richiede la presentazione al Comune di appartenenza della Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (CILA).

Dove mettere il caminetto

Verificata la possibilità di creare una nuova canna fumaria, nel definire la posizione del caminetto è quindi necessario tenere a mente che, secondo la norma di riferimento, in bagni, camere da letto e monolocali è possibile installare stufe o caminetti a patto che queste siano di tipo “stagno” o “ermetico”, ovvero non prelevino ossigeno dall’ambiente circostante, ma esclusivamente dall’esterno; oppure siano stufe o caminetti a focolare chiuso, con prelievo canalizzato dell’aria comburente dall’esterno. È infine importante ricordare che, per garantire la corretta ossigenazione dell’ambiente, qualunque prodotto “a fuoco” non può essere installato in una stanza con volume inferiore a 30 metri cubi (10/11 metri quadri circa).

Qualora non sia possibile installare una canna fumaria, allora è necessario valutare alternative al caminetto classico, tra cui caminetti elettrici, biocamini e caminetti a gas, che, oltre a non necessitare di canna fumaria, offrono il vantaggio di non diffondere fuliggine e non richiedono particolari opere di pulizia dopo l’uso. Per il posizionamento di questi elementi non occorrono inoltre particolari pratiche edilizie, a patto che non vengano superati i 5 kW di potenza nominale.

Riproduzione riservata