Simboli del Natale: origini e significato

Quali sono i simboli del Natale? Ecco l'elenco completo e la loro storia, scoprite da dove nascono alcune delle tradizioni più conosciute

Simboli del Natale

Albero, vischio, corona dell’Avvento, questi i principali simboli che, anno dopo anno, puntuali ricompaiono nelle case di milioni di italiani con l’avvicinarsi del Natale. Siamo infatti, senza dubbio, un popolo profondamente legato alle tradizioni, che vengono tramandate di generazione in generazione solide ed immutate, d’altra parte, che Natale sarebbe senza un albero addobbato a festa a riscaldare casa e i cuori dei suoi occupanti?! Quello che però forse non tutti conoscono, sono i retroscena di quei simboli a noi così cari, quali le loro origini e i significati più profondi. Se siete quindi curiosi di scoprire come sono nate le odierne tradizioni natalizie, ecco una panoramica ricca di aneddoti e curiosità che vi introdurrà in maniera più consapevole alle tanto amate Festività.

  • Albero di Natale. Oggi simbolo del Natale per eccellenza, l’albero è da millenni, e in svariate culture, considerato un importante simbolo di vita, ed in quanto tale, molto sentito durante le celebrazioni del solstizio d’inverno; momento che segna il passaggio dalla stagione fredda, accomunata alla morte, alla primavera e rinascita della natura. La figura dell’albero compare dunque in numerose usanze e riti pagani, da quelli egizi legati al culto del “Sol Invictus”, a quelli romani dedicati al dio Mitra, passando per le tradizioni celtiche e la saga dei Nibelunghi. Durante il medioevo, molte delle antiche tradizioni pagane vennero quindi reinterpretate in chiave cristiana, e alle celebrazioni del solstizio d’inverno si sostituirono quelle del Santo Natale. I simboli di quelle antiche festività, cari ai popoli ormai da secoli, vennero tuttavia mantenuti pressoché intatti, ed ecco che durante gli “Adam und Eva Spiele” (giochi di Adamo ed Eva), consistenti in vere e proprie messe in scena che si svolgevano sul sagrato delle chiese la sera della vigilia, l’albero del frutto del peccato si trova rappresentato come un abete, ai cui rami venivano inizialmente appese mele (simbolo del peccato), affiancate da ostie (rappresentanti il sacrificio di Gesù), poi sostituite nel tempo da dolci natalizi fatti in casa, ornati con carte colorate (simbolo delle offerte dei magi). Nelle regioni nordiche, in cui era diffusa l’arte vetraria, si aggiunsero infine sfere di vetro colorato e candele, ispirate al motivo evangelico del “Cristo luce del mondo”. Ecco così che, attraverso i secoli, si giunge all’albero di Natale adorno e illuminato che oggi noi tutti siamo soliti accogliere in casa.
  • Corona dell’Avvento. Per quanto riguarda la Corona dell’Avvento, essa è costituita in una corona intrecciata di rami verdi, che accolgono 4 candele, una per ognuna delle domeniche di avvento. La sua simbologia affonda le radici nella lontana Scandinavia, per poi diffondersi tra i cattolici e protestanti del nord Europa a partire dal 1600, a simboleggiare Gesù, luce venuta nel mondo. La forma circolare della corona è simbolo di eternità e unità, del sole e del suo ciclo annuale, in un continuo riprodursi, senza mai esaurirsi; come anche simbolo di regalità e vittoria: in questo caso della vittoria della luce di Gesù contro il male. I rami verdi sono invece simbolo di vita e speranza, mentre le quattro candele simboleggiano la luce in mezzo alle tenebre, ovvero la salvezza portata da Gesù: l’accensione di ciascuna candela indica quindi la progressiva vittoria della Luce sulle tenebre, legata alla sempre più prossima venuta del Messia. Anche i colori delle stesse non sono casuali: il rosso e il viola sono infatti simbolo dell’amore di Gesù e di penitenza e conversione. La corona dell’Avvento è quindi un inno alla natura che riprende vita, alla luce che vince sull’oscurità e un inno a Cristo, vera luce, che viene per sconfiggere le tenebre del male e della morte, inserendosi così sulla tradizione simbolica delle festività del solstizio d’Inverno, cui il S. Natale è venuto a sovrapporsi.
  • Vischio. Veniamo infine al vischio, pianta simbolo della vita e dell’amore che sconfigge la morte; come anche di protezione, amore e fortuna. Durante le Feste, siamo soliti appendere i rami di questo arbusto all’uscio di casa, oppure inserirli nei pacchi regalo in segno di buon auspicio. Anche in questo caso la sua valenza simbolica ha origini molto antiche e giunge a noi direttamente dalla mitologia celtica del nord Europa: leggenda vuole infatti che il vischio sia particolarmente caro alla dea dell’amore Freya, sposa di Odino e madre di Loki e Balder. Quando il primo uccise l’amato fratello, le lacrime di Freya si trasformarono in bacche candide a contatto con il vischio e Balder tornò in vita. Freya decise così di omaggiare con un bacio chiunque passasse sotto il vischio, ottenendo protezione, amore e fortuna.

Elenco simboli e colori del Natale

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