Gli struffoli di Natale: la ricetta originale napoletana e tutte le varianti

Gli struffoli sono una ricetta tradizionale natalizia napoletana: vi raccontiamo da dove arrivano questi gustosi dolcetti, come prepararli secondo la ricetta tradizionale e con tutte le varianti sul tema

Struffoli di Natale

Gli struffoli di Natale sono una ricetta tipica in diverse zone d’Italia: dietro questo simpatico nome – stranamente adottato in posti lontanissimi tra loro – curiosamente possono celarsi dolci anche molto diversi tra loro. A Napoli però gli struffoli sono un concetto ben preciso e sono uno dei dolci napoletani di Natale più amati e preparati.

Se le vostre origini sono campane ovviamente saprete a memoria la storia e la ricetta degli struffoli di Natale, ma se non è così perchè non avventurarsi nella preparazione di questi golosissimi dolcetti per il periodo natalizio? Dopo avervi spiegato come si preparano panettone, pandoro e torrone con le ricette tradizionali e tutte le loro variazioni sul tema (anche vegane), oggi vi raccontiamo tutto quello che dovete sapere sugli struffoli, a partire dalla loro storia. E non dimenticate che su Pianetadonna trovate il ricettario completo degli altri dolci di Natale napoletani.

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1 di 33 - Panettone milanese -
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2 di 33 - Pandoro -
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3 di 33 - Panettone con l'uvetta candita -
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4 di 33 - Ricciarelli toscani -
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5 di 33 - Tronchetto di Natale lombardo -
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6 di 33 - Bisciola Lombarda -
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7 di 33 - Buccellati siciliani -
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8 di 33 - Cartellate pugliesi -
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9 di 33 - Cubaita siciliana -
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10 di 33 - Fichi crocetta calabresi -
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11 di 33 - Gubana friulana -
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12 di 33 - Pandolce ligure -
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13 di 33 - Panforte toscano -
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14 di 33 - Panone emiliano -
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15 di 33 - Panpepato umbro -
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16 di 33 - Parrozzo abbruzzese -
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17 di 33 - Pasticciotto pugliese -
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18 di 33 - Sebadas sarde -
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19 di 33 - Struffoli campani -
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20 di 33 - Zelten trentino -
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21 di 33 - Zeppole campane -
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22 di 33 - Biscotti allo zenzero -
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23 di 33 - Carbone dolce -
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24 di 33 - Panforte nero -
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25 di 33 - Torrone tradizionale -
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26 di 33 - Torrone al pistacchio -
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27 di 33 - Torrone con scorza di arancio -
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28 di 33 - Torrone sardo -
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29 di 33 - Torrone siciliano -
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30 di 33 - panettone vegano -
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31 di 33 - Porzione di struffoli al piatto -
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32 di 33 - Struffoli di Natale -
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33 di 33 - Struffoli in monoporzioni -

In questo articolo trovate:

La storia degli Struffoli

Gli struffoli sono un dolce di Natale tipico di Napoli, e la loro storia affonda radici lontane secoli. Anche se è opinione comune che questi squisiti dolci non siano stati affatto inventati in quel di Napoli.

La teoria più accreditata sostiene infatti che gli struffoli arrivino dalla Grecia: la parola struffoli infatti deriverebbe dal greco “strongoulos”, che vuol dire “arrotondato”, con riferimento alla forma degli struffoli. Le ipotesi alternative però sono numerosissime e varie, e secondo una di queste gli struffoli arriverebbero invece dalla Spagna. E in effetti nella tradizione iberica troviamo il pinonate, un dolce tipicamente andaluso estremamente simile agli struffoli, dai quali però differiscono nella forma. Un’ipotesi questa che trova conferma anche nel lungo dominio spagnolo in sud Italia.

Tra l’altro gli struffoli sono piuttosto diffusi dal centro Italia in giù, anche se con nomi differenti. Ad esempio in Umbria vengono chiamati “cicerchiata”.

Struffoli: ricetta originale

La ricetta originale degli struffoli napoletani si articola in due fasi: bisogna prima preparare la pasta vera e propria degli struffoli, quindi con questa pasta fare le tipiche “palline”, che vanno poi fritte e infine guanite con miele, canditi e decorazioni zuccherose varie.

Ingredienti:

  • 450 gr di farina
  • 3 uova
  • 2 tuorli
  • scorza di un limone
  • 50 gr di zucchero
  • 50 gr di burro
  • sale 1 pizzico
  • miele 300 gr
  • olio di semi per friggere
  • codette o altre decorazioni per dolci

Procedimento:

  1. Prepariamo l’impasto unendo farina, uova e tuorli, zucchero, burro, scorza di limone e infine un pizzico di sale
  2. Una volta che l’impasto è omogeneo lasciar riposare per almeno un’ora
  3. Tagliare l’impasto in piccoli pezzi, formare dei bastoncini, e quindi tagliare tanti piccoli dadini
  4. Portate a temperatura l’olio per friggere e procedete alla frittura dei dadini
  5. Preparate lo sciroppo mettendo in un tegame molto largo il miele e mezzo bicchiere d’acqua
  6. appena il composto comincia a colorire versate nel tegame gli struffoli e le codette, mescolate bene affinchè lo sciroppo aderisca bene agli struffoli

Struffoli ricetta Bimby

La ricetta tradizionale degli struffoli napoletani si adatta anche al Bimby. Il noto robot da cucina infatti può essere sfruttato innanzitutto per fare un ottimo impasto, che sia omogeneo e ben lavorato, con zero fatica. Per la frittura degli struffoli veri e propri ovviamente bisogna procedere come da tradizione, ma il Bimby può tornare in nostro aiuto nella fase di preparazione dello sciroppo al miele e nella fase di guarnizione degli struffoli. Ecco la ricetta completa degli struffoli fatti con il Bimby dal ricettario ufficiale.

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1 di 33 - Panettone milanese -
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2 di 33 - Pandoro -
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24 di 33 - Panforte nero -
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33 di 33 - Struffoli in monoporzioni -

Gli struffoli salati

Gli struffoli possono essere fatti anche in versione salata: si tratta in realtà di tutt’altra pietanza, che in comune agli struffoli dolci ha praticamente solo la forma. Gli struffoli salati possono essere usati come finger food per accompagnare stuzzichini vari come formaggi, salumi, frittatine, olive, e chi più ne ha più ne metta. Potete utilizzarli addirittura dentro le zuppe al posto dei crostini. Di sicuro si tratta di uno sfizio molto goloso ottimo da avere sotto mano nel periodo delle feste natalizie, quando spesso si hanno ospiti, anche perchè questi struffoli possono essere conservati e consumati a piacimento per circa una settimana. L’impasto è molto semplice da fare, ed è a base di farina, sale, olio e pepe nero: qui trovate la ricetta completa.

Ricetta struffoli light al forno

Non fatevi sentire dalle nostre nonne, ma in effetti si: gli struffoli possono essere fatti anche al forno. Si tratta di una versione “light” della ricetta originale: di certo  – anche se cotti al forno – gli struffoli non diventano esattamente un alimento dietetico, ma comunque evitare la frittura li rende un po’ più “salutari”. Inoltre la cottura al forno semplifica non di poco il procedimento: basta disporre gli struffoli in una teglia bella capiente e infornare il tutto, il che ci risparmia una lunga ed estenuante frittura. Per fare gli struffoli di Natale al forno potete seguire la ricetta base, avendo però l’accortezza di aggiungere un poco di lievito affinchè “crescano” durante la cottura in forno. Per guarnirli con il miele seguite anche in questo caso le indicazioni della ricetta base.

Struffoli pugliesi

Come già accennato gli struffoli sono un dolce tradizionale ampiamente diffuso, e non solo in Campania. Anche in molte altre zone del centro e del sud italia la tradizione propone questo dolce natalizio, anche se con più o meno lievi variazioni sul tema. In Puglia ad esempio sono diffusi i cosidetti struffoli pugliesi, anche chiamati “purciduzzi“, tipici del Salento. Il procedimento per prepararli è in tutto e per tutto simile a quello utilizzato per gli struffoli napoletani, e anche in questo caso ogni famiglia ha la sua ricetta. La caratteristica fondamentale però sta nel fatto che nell’impasto dei “purciduzzi” non ci vanno tassativamente le uova.

Struffoli siciliani

Anche gli struffoli siciliani sono in tutto e per tutto simili a quelli napoletani, fatta eccezione per alcuni dettagli negli ingredienti e nella preparazione che spesso cambiano di zona in zona. Tra l’altro alcune ricette prescrivono la frittura nello strutto: tutt’alltro che dietetico, ma da provare almeno una volta nella vita. C’è poi un altro dettaglio da non dimenticare: questo tipo di dolce, in molte zone della Sicilia e della Calabria, è considerato molto più un dolce di Carnevale piuttosto che natalizio, ed è conosciuto con il nome di pignolata.

Struffoli vegani

Se seguite l’alimentazione vegana potete ugualmente gustare gli struffoli facendo però attenzione a sostituire alcuni ingredienti dell’impasto e della guarnizione originale. Per quanto riguarda l’impasto base degli struffoli sarà sufficiente eliminare le uova e sostituire il burro con la margarina o con dell’olio di semi. Per quanto riguarda invece la guanizione ovviamente bisogna rinunciare al miele, e di conseguenza bisogna preparare una glassa di tipo alternativo. Potete ovviare facendo una sorta di glassa a base di zucchero a velo, che va unito ad acqua in una padella: appena il composto è uniforme si uniscono anche gli struffoli. In alternativa potete utilizzare dello sciroppo d’acero.

Struffoli senza lattosio

Preparare gli struffoli napoletani di Natale con un occhio di riguardo per gli intolleranti al lattosio non è difficile. Sarà sufficiente sostituire il burro della ricetta originale con del burro di soia, oppure con dell’olio di semi.

Struffoli senza glutine

Discorso molto simile in caso di intolleranze al glutine. Di solito il problema con le preparazioni di dolci o pizza senza glutine sta nelle caratteristiche delle farine senza glutine, che rispetto a quelle delle ricette tradizionali lievitano in modo diverso, facendo si che non sia così automatico sostituire semplicemente la farina dalle ricette. Nel caso degli struffoli, poichè non è prevista lievitazione, si può operare la sostituzione in maniera abbastanza indolore: potete quindi fare gli struffoli semplicemente sostituendo la farina 00 con della farina senza glutine. Attenzione poi alle decorazioni dolciarie (come le codette) utilizzate per guarnire gli struffoli insieme al miele: quelle tradizionali potrebbero contenere glutine ed è quindi opportuno acquistare quelle senza glutine.

Struffoli: ricette alternative

Gli struffoli sono dolci che si prestano a molte variazioni sul tema. E non parliamo delle numerosissime versioni che esistono della ricetta base – praticamente c’è una versione diversa in ogni famiglia – ma anche delle numerose ricette “arricchite” che si possono provare. Ad esempio, pur mantenendo l’impasto base tradizionale, è possibile arricchire e guarnire in tanti modi diversi gli struffoli, magari avvalendosi di golose creme. Ad esempio vi proponiamo due sfiziose ricette firmate Giallozafferano:

  • Struffoli ai frutti rossi: versione fruttata dei veri struffoli, si caratterizza per la guarnizione molto particolare in cui al miele si unisce una glassa ai lamponi davvero particolare.
  • Struffoli con creme al latte: anche questa ricetta si ri fa a quella originale ma ha un plus che non esitiamo a definire squisito. Questa ricetta prevede infatti la preparazione di creme a base di frutta e latte condensato, da utilizzare come base su cui servire gli struffoli guarniti come da tradizione con lo sciroppo al miele.

Struffoli al cioccolato

Una variante decisamente golosa degli struffoli che farà impazzire i bambini, e non solo loro: stiamo parlando degli struffoli al cioccolato. La variante sta ovviamente nella guarnizione: il resto della ricetta infatti potrà restare invariato. Per guarnire gli struffoli si prepara una crema a base di panna fresca e cioccolato al latte: bisogna tritare una tavoletta di cioccolato (fondente o al latte, a vostro piacimento) e unirlo in un pentolino alla panna fresca, facendo scaldare a fuoco basso finchè il composto non raggiunge la consistenza che preferiamo. Attenzione: non occorre far bollire il composto perchè il cioccolato scioglie a temperature molto basse. A questo punto possiamo mettere gli struffoli direttamente in una padella con la crema al cioccolato affinchè ne vengano ricoperti in maniera uniforme, oppure aggiungere il cioccolato direttamente sopra agli struffoli già guarniti con il miele e “impiattati”.

Come servire gli struffoli e fare bella figura con gli ospiti

Gli struffoli possono essere considerati dolcetti “singoli”, ma in realtà la guarnizione a base di miele che fa da collante fa sì che gli struffoli possano essere considerati (e quindi impiattati) come una vera e propria torta. Infatti molto spesso vengono proposti su vassoio con la tipica forma a monticello, ovviamente destinata a essere distrutta ben presto a suon di manate dei golosi (e pazienza per le mani appiccicose).

Se però volete trasformare gli struffoli in un dessert anche bello ed elegante da servire a tavola potete creare delle monoporzioni. Subito dopo la guarnizione con il miele, e quindi al momento della “composizione” ponete piccole porzioni di struffoli in pirottini di quelli che si utilizzano per muffin o per mignon, meglio se a tema natalizio. Oppure potete utilizzare in modo simile i bicchierini di vetro. Procedete poi a decorare con particolare cura con le codette. Questo modo di servire gli struffoli si può adattare sia alla portata dessert del pranzo di Natale sia a un buffet di finger food ottimo per le tombolate con gli amici o per il party di Capodanno.

Un ultimo consiglio furbo per trasformare gli struffoli in vostri alleati natalizi: lo sapete che potete anche usarli come regalini? Fare regali a base di cibo a Natale è un’ottima idea, soprattutto se si tratta di piccoli pensieri da portare a colleghi o conoscenti: potete impacchettare (sempre con i pirottini) delle monoporzioni di struffoli, oppure – se avete bisogno di un dolce da portare con voi a pranzi e cene – potete impiattare gli struffoli su un vassoio che poi impacchetterete e decorerete.

Dove mangiare gli struffoli migliori

Per gustare degli struffoli fatti a regola d’arte (sempre che non abbiate origine campane, e quindi infallibili ricette di famiglia nel cassetto) è ovviamente indispensabile recarsi a Napoli. Come immaginabile è possibile trovare degli ottimi struffoli praticamente in ogni pasticceria napoletana. Ecco comunque gli indirizzi delle pasticcerie più rinomate della città per gustare gli struffoli:

  • Pasticceria Varriale, in Via Filangieri, aperta dal 1960, ad oggi è tenuta in vita dall’estro di Salvatore Varriale, che ha raccolto l’eredità paterna. Qui potete trovare i veri struffoli, preparati secondo la ricetta più tradizionale.
  • Scaturchio: non ha bisogno di presentazioni, si tratta infatti di una delle pasticcerie storiche di Napoli, aperta dal 1905. Ad oggi ha numerose sedi, ma quella storica domina Piazza San Domenico Maggiore.
  • Pasticceria Bellavia: altra pasticceria storica, aperta dal 1925 e a conduzione familiare, oggi conta ben quattro sedi.
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