Bonsai: le cure di base

Guida alla cura dei bonsai: annaffiatura, potatura, concime, accorgimenti e cure per ottenere dei bellissimi bonsai e mantenerli nel tempo

Bonsai cure di base

La cultura della coltivazione dei bonsai deriva dalla “terra del sol levante”: in Giappone è una vera e propria arte, diffusa comunemente nella popolazione. Coltivare questo tipo di pianta, curarlo e modificarlo affinchè il risultato sia un albero vero e proprio in miniatura, è parte della loro cultura. Il termine “bon-sai” deriva dalla lingua giapponese e può essere suddivisa in due parti, o termini:  “Bon” ha significato di contenitore, vassoio e “Sai” indica educare, coltivare.

Piccoli alberi in miniatura, i bonsai possono essere coltivati anche per anni, in ridotti vasi o piccole ciotole affinché riescano a mantenere dimensioni ridotte, educati a quello status. I bonsai poi possono assumere le forme che desideriamo: la cosa fondamentale è rispettare i cicli di vita delle piante che abbiamo scelto per essere curate ed educate a bonsai. Ecco allora, qualche consiglio per metterci alla prova e per districarci nella cura dei nostri bonsai preferiti. Potete provare a consultare anche delle app per il giardinaggio.

Consigli per iniziare

Spesso un modo di iniziare a prendersi cura di un bonsai è quello di acquistarlo in un negozio fisico oppure online, già pronto. Dobbiamo sapere però che queste piccole piante sono caratterizzate da costi abbastanza importanti: è possibile, più interessante e sicuramente meno costoso, imparare a coltivare e trattare in maniera adeguata il proprio bonsai partendo da semi o da un piccolo fusto, per il quale i tempi di realizzazione, ovviamente, si allungheranno notevolmente di anni.

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La cosa fondamentale è scegliere una specie autoctona e curarla in maniera adeguata: in questo modo avremo senza dubbio risultati eccellenti e davvero soddisfacenti di cui andare orgogliosi. Ecco ora le tre fasi fondamentali per la realizzazione di un bonsai: la coltivazione, la formazione e le cure necessarie.

Fase 1: l'acquisto o la coltivazione

La prima fase per la realizzazione di un bonsai è inerente alla coltivazione: per coltivare un bonsai possiamo acquistare un “prebonsai” caratterizzato da un piccolo fusto alberiforme grezzo che  trattato in maniera adeguata, potato e legato con filo apposito, nel tempo si potrà trasformare in un vero bonsai.
Fondamentale la scelta della tipologia: se desideriamo tenere la nostra piantina all'interno è importante limitare la scelta a specie subtropicali, abituate al caldo oppure, nel caso in cui volessimo disporre i nostri bonsai all'esterno, la scelta cadrà sulle specie autoctone che potranno senza dubbio adeguarsi anche alle temperature più fredde.

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In alternativa alla scelta del prebonsai, è possibile coltivare un proprio alberello utilizzando semi oppure potature. I tempi in questo caso sono molto più lunghi e ci vorranno almeno dai 3 ai 5 anni prima che la pianta possa diventare un vero e proprio bonsai.

Fase 2: la formazione e la modellatura

Una volta scelta la pianta che desideriamo curare, inizia la fase della formazione, della modellatura. È la fase più creativa del processo di coltivazione dei bonsai ma ovviamente anche quella più difficile. Esistono differenti tecniche per mantenere gli alberi proporzionati e esteticamente equilibrati, come la potatura e l'avvolgimento con il filo. Possiamo imparare queste tecniche abbastanza velocemente, per occuparci in breve dei nostri nuovi prebonsai nel modo più adeguato, seguendo alcuni video proposti dalla rete.

La potatura

La potatura è una tecnica fondamentale, utile a mantenere i piccoli bonsai della dimensione adeguata, affinchè siano modellati nella maniera giusta. Lo scopo è quello di creare un bonsai che possa essere il più possibile assimilato ad una pianta naturale di dimensioni ridottissime. In primo luogo il consiglio è quello di acquistare un buon tronchese concavo per potare i rami più spessi: infatti, in questo modo i rami troncati cicatrizzeranno e si chiuderanno in maniera migliore e senza difetti.

Per la potatura è importante sapere quali rami devono essere eliminati. Ecco qualche dritta:

  • I rami con curve innaturali o forma poco naturalistica
  • I rami spessi alla cima della pianta e sproporzionati
  • Di due rami che partono alla stessa altezza se ne deve tenere soltanto uno conservando quello migliore e più performante

Un’altra tecnica di modellazione dei bonsai è quella dell’avvolgimento con il filo: una tecnica di modellazione, questa, nella quale si utilizza filo di alluminio anodizzato o rame ricotto, lo si avvolge intorno ai rami per modellarli e piegarli con fine di ottenere la forma desiderata per il nostro bonsai.

Fase 3: la cura del bonsai

Ci occuperemo ora, del mantenimento e della cura del nostro bonsai: esistono, per i bonsai, alcune regole di base come ad esempio quelle che regolano innaffiatura e la concimazione. In base alla tipologia di pianta, alla specie, alla dimensione e al clima in cui è posta, è importante definire la quantità di acqua durante ogni annaffiatura e la frequenza poiché il marciume radicale è una delle maggiori cause di morte dei bonsai. D'altra parte però avendo un vasetto estremamente piccolo, è anche facile che il bonsai possa radicare in terreno e terriccio troppo secco e quindi morire. È importante sempre valutare fisicamente toccando il terreno per capire quale sia il momento di innaffiare il terriccio evitando eccessi e ristagni di acqua: deve essere sempre umido ma non zuppo.

È importante anche scegliere una giusta composizione del terriccio e rinvasare regolarmente la pianta, affinché il terreno non si compatti eccessivamente, rendendo l'assorbimento dell'acqua faticoso alla pianta. Inoltre, altro elemento fondamentale per i bonsai, è anche la concimazione, proprio perché, essendo coltivato in piccoli vasi, il poco terriccio non può garantire sufficiente nutrimento per la pianta in crescita.

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