Come scegliere la carta di credito migliore

Non c’è una donna al mondo che rinuncerebbe alla sua carta di credito: insostituibile alleata nello shopping, fondamentale per affrontare le spese quotidiane, diventa un po’ tiranna solo quando si tratta di affrontare l’estratto conto mensile. Niente paura però: basta scegliere la carta di credito giusta per dormire sonni più tranquilli. Scopriamo come in questa guida

Non c’è una donna al mondo che rinuncerebbe alla sua carta di credito: insostituibile alleata nello shopping, fondamentale per affrontare le spese quotidiane, diventa un po’ tiranna solo quando si tratta di affrontare l’estratto conto mensile. Niente paura però: per dormire sonni più tranquilli basta sapere quali sono le carte di credito più convenienti. Scopriamo come in questa guida

1) Quanto spendi al mese con la tua carta di credito? E’ una domanda indiscreta, ma anche la prima che devi farti al momento di scegliere il prodotto giusto per te. In base alle tue abitudini di spesa cambieranno infatti anche i costi associati alla carta. Alcune prevedono un canone annuo, che può essere gratuito ma anche di diverse decine di euro; devi poi mettere in conto il costo degli estratti conto e il bollo, la commissione sul prelievo di contante e l’eventuale costo per il blocco della carta di credito in caso di furto o smarrimento

2) Vediamo ora quali sono le tipologie più comuni di carta di credito. La più diffusa è la carta a saldo, che viene di solito offerta come servizio aggiuntivo all’apertura di un conto corrente. Le spese effettuate nel corso del mese vengono addebitate sul conto in un’unica soluzione il mese successivo, nel giorno stabilito dal contratto (in genere entro la metà del mese). E’ possibile anche  richiedere la rateizzazione del pagamento in due o più soluzioni. La carta a saldo è la soluzione giusta per te se hai una fonte di reddito costante e usi la carta di credito con una certa frequenza

3) La prepagata è invece l’ideale se non fai molte spese con la carta, o sei hai bisogno di porti un limite ben preciso negli acquisti. Si tratta di una ricaricabile che non richiede un conto corrente di appoggio e il cui credito scala in base agli acquisti effettuati. In genere prevede dei costi di attivazione e dei costi di ricarica, e può imporre un importo massimo ricaricabile

4) Esiste poi un terzo tipo di carta di credito detto revolving, che ha tutte le funzioni previste da una normale carta a saldo ma offre in aggiunta l’associazione a un fido, cioè un prestito, che ti permette di spendere somme molto più elevate rispetto a quelle presenti sul tuo conto corrente, ripagando il debito con delle rate mensili. In questo caso devi fare molta attenzione al tasso di interesse applicato per la restituzione e mettere in conto che, in caso di mancato rimborso del debito, potresti dover affrontare costi ulteriori legati agli interessi passivi. Di solito ci si accorda con la banca sull’importo minimo della rata, che potrai poi modificare in base alle tue esigenze di mese in mese. Questo tipo di carta può esserti utile se hai bisogno di una notevole disponibilità di liquidi, tuttavia rischia di risultare molto onerosa

 

Riproduzione riservata