Sesso, per 4 milioni di italiani il record è 2 minuti

Secondo una ricerca condotta in Italia 4 milioni di coppie sarebbero insoddisfatte in camera da letto a causa dell'estrema rapidità dell'amplesso

Italiani velocisti in camera da letto, è quanto è emerso dalla prima indagine promossa dalla SIU (Società Italiana di Urologia) e dall’AGOI (Associazione Ginecologi Ospedalieri Italiani), secondo cui per 4 milioni di coppie l’amplesso non durerebbe per più di 2 minuti.


La ricerca, condotta da DoxaPharma su un campione di 3000 uomini e donne di età compresa tra i 18 e i 55 anni, evidenzia persino che la metà delle donne pensa ad un altro uomo durante l’atto sessuale e che un’italiana su cinque, a causa dell’estrema “velocità” mascolina, dopo un anno tradisce il proprio compagno o rompe definitivamente con lui.
Dati alla mano pare inoltre che i più focosi in camera da letto siano gli uomini del Sud, con i Siciliani in testa, che nel 60% dei casi dichiarano di avere rapporti anche più di tre volte a settimana in modo assolutamente appagante, mentre in ultima posizione troviamo i friulani, i trentini, i lombardi e i toscani, che si dichiarano meno soddisfatti dell’attività praticata sotto le lenzuola.


Tra le cause principali dell’insoddisfazione amorosa troviamo l’ejaculatio praecox, che arriva a scontentare una coppia su 4: ben 4 milioni di maschietti nostrani (soprattutto nella fascia di età fra i 20 e i 50 anni) infatti non durerebbero a letto oltre i 2 minuti. Tra i più colpiti troviamo gli uomini della Calabria e della Basilicata, mentre il problema risulta meno frequente nelle regioni del Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria ed Emilia Romagna.
Pare però che il 90% di chi soffre di eiaculazione precoce non affronti il problema con un medico, rischiando così di rompere drasticamente l’armonia di coppia: sempre secondo i dati in Veneto, Marche, Umbria, Abruzzo e Molise il 40% delle donne ha lasciato un partner a causa di questo disturbo, mentre in Sardegna il 30% ha tradito un uomo affetto da questo problema.

I disturbi di uno dei componenti della coppia inevitabilmente provocano ‘effetti collaterali’ sull’altro, causando non solo ‘danni alla coppia’ ma anche ‘coppie di danni’. – spiega Antonio Chiantera, Segretario Nazionale AGOI – Così le donne devono fare i conti con il calo del desiderio e con la difficoltà o l’impossibilità di raggiungere l’orgasmo, che in un caso su due si accompagna all’eiaculazione precoce, con la conseguente rinuncia ai rapporti sessuali o la drastica riduzione della loro frequenza. Ma le donne oggi più consapevoli e realizzate non si accontentano più e vorrebbero trovare soluzioni che accolgano i loro bisogni e scongiurino così una possibile crisi di coppia dovuta a una scarsa intesa sessuale”.
Povero maschio latino che brutta fine!

 

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