Innamorarsi di un collega d’ufficio: pro, contro e come gestirla

Sarebbe meglio non mischiare amore e lavoro, ma cosa fare se ci si innamora di un collega d'ufficio? Vediamo quali sono i pro e contro e come gestire la situazione

Innamorarsi di un collega d'ufficio

Inutile dirlo: mai mischiare amore e lavoro. Ma tu cosa fai di solito quando ti si dice ad esempio “non guardare”? Ubbidisci come una bimba oppure fai l’esatto opposto proprio perchè ti è stato vietato? Io direi la seconda, almeno a livello istintuale. Quindi cosa vogliamo farne del collega che ci fa sembrare l’ufficio il posto più bello del mondo? Quello che non vedo l’ora di svegliarmi per andare al lavoro? Quello che oddio cosa mi metto stamattina per farmi notare? E ancora: quello che il week end aiuto non lo vedo per due giorni?

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Ecco, se ti ritrovi in questa descrizione hai un grosso problema: ti sei innamorata, o quanto meno infatuata, di un tuo collega. O almeno lui ti piace molto. Il fascino del proibito a cui non hai proprio saputo resistere. E anche se continui a negare a te stessa, in realtà sai che ci sei già dentro fino al collo. Giochi di sguardi, battutine, attenzioni, piccole delusioni quotidiane, entusiasmo, pause-pranzo insieme, pause-sigaretta, pure, gelosie nascoste.

Detta così non sembra più grave di una cotta al liceo. Ma ti assicuro che gestire un sentimento simile in ufficio è piuttosto complesso, soprattutto se lui è occupato, o se anche tu lo sei. Insomma i casi sono sostanzialmente due:

  • lui ti piace da morire e siete single entrambi
  • lui ti piace da morire ma uno dei due (oppure entrambi) è occupato.

Nel primo caso la situazione è leggermente più semplice, ma no, non credere, non priva di conseguenze. Come gestirla? Quali sono i pro e i contro? I pro sono presto spiegati: lo puoi vedere pressochè tutti i giorni, trovare nuove strategie per flirtare e divertirti, e andare al lavoro non ti sembrerà più così brutto.

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I contro però sono molti di più: sei distratta dalle tue mansioni, non devi farti beccare dal capo perchè la situazione potrebbe metterti in cattiva luce, se ci litighi sei tentata di andartene dall’ufficio sbattendo la porta manco fosse casa sua, e soprattutto se dovesse cominciare qualcosa e poi finire, non c’è bisogno che te lo dica: o sei molto forte oppure andare a lavorare diventerà un inferno. E dovrai cambiare ufficio, nel caso più estremo.

Nel secondo caso il gioco si fa ancora più duro: oltre alla complicazione diciamo ambientale, si insinua la problematica dell’adulterio. Essere un’amante o avere l’amante (o entrambe le cose insieme!!) talvolta è davvero complicato, figuriamoci poi sul lavoro. Ma ecco i pro:

  • lo puoi vedere tutti i giorni e avere anche la scusa per tardare con lui; in fondo dovete lavorare fino a tardi….
  • andare al lavoro sarà stimolante

Ma ecco i contro:

  • non puoi far capire nulla a nessuno e credimi, è davvero difficile se i sentimenti sono forti. Qualcuno prima o poi noterà gli sguardi, le pause insieme, l’affiatamento, specialmente il capo che potrebbe essere uno attaccato ai valori tradizionali o invece potrebbe addirittura pensare di poterci provare con te perchè sei una facile
  • in pratica la tua vita si sdoppia con una facilità che ti farà sembrare di avere una seconda personalità: a casa sei una, al lavoro totalmente un’altra. E mantenere due profili completamente diversi in una sola vita, benchè in location differenti, può essere destabilizzante oltre che complicato da organizzare. Senza contare le bugie che dovrai raccontare e le tracce che dovrai coprire
  • se ci litighi o peggio vi lasciate dopo essere stati insieme, vederlo tutti i giorni ti manderà in depressione e potresti essere costretta a cambiare ufficio, città, pianeta, anche perchè se disgraziatamente sei tu a lasciarlo, sul lavoro lui ha la possibilità di vendicarsi molto più facilmente.

In conclusione? Vale sempre la regola iniziale: mai mischiare amore e lavoro. Ma se proprio succede, tuo malgrado, lasciati aperta una via di fuga, trova qualcuno disposto a coprirti e prepara nel frattempo un piano lavorativo b: potresti dover lasciare l’ufficio da un momento all’altro…

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