Credevo fosse amore e invece era WhatsApp

L'app per chattare più usata e diffusa sugli smartphone è amatissima da chi vuole corteggiare, flirtare, dichiararsi. Ma ho visto troppe coppie uccise dalla doppia spunta verde...

Come Whatsapp può rovinare le storie d’amore

Donne con il cuore appeso a un sms, siete delle tardone tecnologiche. Oggi l’amore – in delusioni, parole, chiacchiere e omissioni – passa tutto per uazap. Si pronuncia uazap, si scrive WhatsApp, e si usa come una chat, con tutti i contatti della nostra rubrica telefonica

Questo quadratino verde speranza (che qualcuno ti risponda appena è online) ha il superpotere di far uscire di testa la metà delle donne che conosco, e forse anche voi. Tutto ha inizio quando un uomo medio decide che uazap è ancora meglio di Facebook e messaggini per provarci o lasciarci. E tutto ha fine quando una donna media decide di usare uazap per suicidare la serenità di coppia

Come ci prova un uomo medio su Whatsapp

Lui: Ti ho sognata nuda in riva al mare.

Lei, imbarazzatissima: .. Ma dai?

Lui: emo con onde più emo con dei pesciolini tropicali più emo del sorriso più emo del maiale rosa

Lei: …

Lui: Non ti piacerebbe che il sogno diventasse realtà, bella sirena mia?

Questa conversazione è realmente accaduta fra una donna vera e uno uomap. Lo uomap è l’uomo che usa uazap per sfogare le sue fantasie erotiche virtuali, complice la notte, il fatto che i messaggi scritti si possono subito far sparire e la fastidiosa libertà che gli permette di nascondersi dietro uno schermo e poterti sempre dire che stava scherzando. Lo uomap è un tuo conoscente che ha solo due bisogni: flirtare o ammorbarti. Dei due, peggiore è il secondo. Se il primo quando lo rifiutate o non rispondete si arrende e vi blocca in segno di protesta, lo uomap morboso si apposta sulla vostra casellina finchè non vi vede online e zac, ne approfitta subito per tampinarvi di tulipani, labbra che vi baciano, foto del gatto, file audio e fiumi di noia digitata direttamente dal suo bagno

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Come ci molla un uomo medio su Whatsapp

Ciao volevo dirti che ci ho pensato bene ed è meglio se chiudiamo qua

Lei non riesce a scrivere una parola, le scivolano le dita sul touch screen, segue una sincope, parte la doppia spunta

Lui: blocca lei e adieu

Un vero lord colui che usa uazap solo per mandare il buongiorno, la buonanotte, un messaggino dolce o info di servizio. Se lui è tanto misero da usarlo per lasciarvi non ci sono giustificazioni che reggono. Che le due ultime due spunte della sua vita gli finiscano dove si sente peggio

Come litiga una donna media su Whatsapp

Lei: Ciao amore mio, ho visto che eri collegato ma non mi hai risposto. Tutto ok?

Lui: … ciao

Lei: solo ciao?

Lui: sto guidando con un braccio solo

Lei: scrivi ciao ma non hai tempo di scrivere amore mio? So benissimo che hai letto, quindi se hai letto puoi rispondermi e poi ti vedo online e prima c’era ultima visita oggi alle 6 e 34 di mattina, ma non hai pensato di dirmi buongiorno amore e ora vuoi anche farmi sentire in colpa perchè magari ti fanno la multa no? Tanto che ti importa che io soffro perchè vedo la doppia spunta!

Come si ingelosisce una donna media su Whatsapp

Uazap ha di comodo che è sempre con te, nella tua  borsetta o sul tuo comodino, la notte e il giorno. Questo non ti autorizza però a diventare ossessionata. Se uazappossessionata quando controlli in modo compulsivo l’ora in cui si è collegato lui (o lei). Dall’ora, nella tua mente, inizi a dedurre: che se si è collegato ma non ti ha risposto non ti ama più, oppure è con un’altra. Il colpo mortale arriva quando noti più volte che è di nuovo online, ma non sta scrivendo a te. Quindi ti domandi con chi starà chattando? Non ha forse notato che gli avevo inviato ben 4 punti interrogativi, 8 cuoricini di cui uno trafitto e il panda che arrosisce? L’ora del collegamento diventa poi argomento di litigio frequente. Lui diceva di dormire ma alle 4 era online. Lui diceva di avere il cellulare scarico e ti hanno visto digitare a qualcun’altra che non ero io…

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