L'amore e il sesso dopo i 40 anni: cosa cambia?
Amore e sesso dopo i 40 anni: cosa cambia
Anna e Francesco hanno da poco festeggiato il loro 30esimo anniversario e tu c'eri e ti chiedevi: "Come avranno fatto a far durare un matrimonio così a lungo?". Infatti non è durato, Anna ha scovato quell'unica mail non ancora cestinata da Francesco in cui Gloria scriveva che lei "no, non era solo un corpo ed era stanca di raccogliere le briciole" e ha cacciato di casa il marito che, dopo 5 minuti di dolore intenso, è corso giubilante tra le braccia dell'amante più giovane. Signore, benvenute nella crisi di mezza età.
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Uomo
Già, ma quale età? Su per giù dai 40 ai 65, ovvero quando si avverte, nell'uomo ancor più che nella donna, un progressivo ma inesorabile ridimensionamento delle capacità sessuali. Anche il soggetto più maturo e responsabile, infatti, se non adeguatamente educato al passaggio all'adultità con tutto ciò che ne consegue, non è quasi mai pronto al cambiamento delle sue prestazioni e quindi al venir meno della sua virilità. Il problema è proprio questo: l'uomo ritiene di essere virile solo nel momento in cui si eccita, consuma un rapporto ed eiacula quando e quante volte lo decide lui. Se l'uomo non espleta queste funzioni nei tempi desiderati, allora non è un uomo.
Cosa succede a quel punto? Che il soggetto, invece di accettare il cambiamento come fisiologico, accoglierlo al meglio e concentrarsi su altro, magari l'idea di famiglia e di intimità, ricerca le cause non dentro di sé ma altrove, ovvero nella moglie che non lo eccita più. Insomma, se lui non fa sesso come prima allora la colpa non è della natura delle cose, ma della moglie o compagna, soppiantata con un'altra figura surrogata con cui, tempo qualche mese, si ripresenterà sicuramente lo stesso problema.
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Donna
Molte donne, specie quelle con un'autostima vacillante, traggono la propria sicurezza da quanto si sentono desiderate dal loro uomo. Più lui le desidera, più si sentono belle e sono felici. La donna, quindi, deve imparare ad accettare due cambiamenti: quello del proprio corpo, dovuto alle gravidanze e all'incombere della menopausa con la sua tendenza ad ingrassare, le sue vampate di calore e la sua secchezza vaginale, e quello delle prestazioni del suo uomo, il cui livello di testosterone si abbassa e normalizza nel tempo senza più i picchi di una volta.
Ecco cosa succede: il marito/compagno si eccita di meno alla vista della sua metà, lei allora pensa subito di non essere più attraente, si deprime e si sfoga su di lui, già ansioso per il fatto di non essere più il maschio alfa di una volta.
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Entrambi non capiscono che la colpa non è necessariamente dell'uno o dell'altra, bensì dell'impietosa Madre Natura. Perciò, signore, rassicuratevi: andropausa vuole che non ci si ecciti più al pensiero o alla vista di una donna, ma che ci si debba dedicare alla stimolazione diretta del pene. Vedrete poi come vi desidererà!
Che fare?
Rassicurarsi a vicenda sul fatto di trovarsi ancora belli e piacenti potrebbe essere un buon modo per tenere viva la tensione erotica di coppia. Approfittare inoltre del cambiamento sessuale già in atto per introdurre nuovi elementi di gioco, magari basati sulla stimolazione sensoriale (con i nuovi kissable di Bijoux Indiscrets) o su una performance più coinvolgente (con il nuovo Tiani 3 in oro 24 carati di Lelo) è stato di aiuto a molte coppie effettivamente in crisi.