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Autoerotismo: come e perché parlarne con il partner
Autoerotismo: parlarne con il partner oltre che praticarlo, è sicuramente un ottimo incentivo a vivere bene la propria sessualità
Autoerotismo: parlarne con il partner
Tutti (e tutte!) lo fanno, ma pochi (e pochissime) lo ammettono: è l'autoerotismo. Fino a qualche anno fa la masturbazione sembrava una pratica completamente estranea al mondo femminile, concessa agli uomini come "valvola di sfogo" fino a quando non avessero a disposizione una donna a soddisfare i loro bisogni (alle donne sono riservati ruoli edificanti, come sempre). Sappiamo tutte che non è così: l'autoerotismo non è solo uno sfogo, né tantomeno un indicatore di frustrazione sessuale: è un modo per prendersi cura di sé, per rilassarsi e soprattutto per conoscersi meglio (come dimostra il recente successo esplosivo dei sex toys, e in particolare degli amatissimi
vibratori rabbit). Perché allora, non accantonare il millenario tabù che circonda la masturbazione e parlarne con il partner?
Perché parlare di autoerotismo
Parlare con il partner di autoerotismo può essere davvero utile ed eccitante sotto molteplici punti di vista. Innanzitutto, parlare all'amato delle nostre "esplorazioni in solitaria" è possibile fargli capire quali sono le nostre zone erogene più sensibili, quali punti conducono a un orgasmo assicurato e quali invece ci fanno passare la poesia: rivelargli una sorta di "mappatura" del nostro piacere, insomma.
E, ovviamente, mappare il suo. Parlare di un argomento così hot e intimo (più intimo ancora del sesso in coppia) è inoltre occasione di grande complicità: significa aprire uno scrigno davvero segreto, affidando la propria intimità all'altro. Ed è anche un ottima occasione per parlare di un altro tema tabù come le fantasie erotiche: quando ci si masturba la fantasia corre libera, e raccontarsi a cosa si pensa in "quei" momenti può essere un eccitante stimolo per la vita di coppia!
Come parlare di masturbazione
Ci sono coppie in cui entrambi i partner sono abituati a parlare apertamente delle proprie fantasie e delle proprie abitudini sessuali anche in "solitudine", ma nella maggior parte dei casi si è abituati a parlare di sesso (almeno un po') ma sempre e solo all'interno della coppia. Per introdurre l'autoerotismo come argomento di confronto è possibile usare diversi escamotage: si può andare da un malizioso e furbetto "sai, l'altro giorno ti stavo pensando e mi sono toccata…" a un più vago e generico "amore, cosa pensi della masturbazione anche quando si è in coppia?" e vedere quali sono le reazioni. Se il vostro lui non vede l'ora di scoprire il vostro lato nascosto coglierà la palla al balzo. Se dovesse invece mostrarsi imbarazzato o reticente, cercate di non insistere: potrebbe avere qualche resistenza dovuta all'educazione ricevuta (si sa che la masturbazione rende ciechi!) o essere molto riservato sulla questione. Iniziate parlando di voi: magari non vi aprirà subito la sua anima, ma di certo si spalancheranno le porte del suo desiderio nei vostri confronti!
Parlarne… con il corpo!
Anche il più timido e pudico degli uomini, infatti, trova assolutamente eccitante il pensiero che la propria donna si sappia dare piacere da sola. Se non riuscite a estorcergli informazioni, o voi per prime siete un po' inibite, un modo diverso di parlare di autoerotismo con il vostro lui potrebbe essere il caro vecchio linguaggio non verbale. Sostituite ai "classici" preliminari un accenno di autoerotismo, e accarezzatevi guardandolo negli occhi; chiedetegli, se vi va, di fare lo stesso, oppure proseguite guidando la sua mano su di voi, e facendo guidare le vostre su di lui. Senza nemmeno proferire parola vi ritroverete a raccontarvi i ritmi, le zone e le intensità che vi provocano più piacere!