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Mamma, ho visto due uomini che si baciano!

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Un'esclamazione di meraviglia da parte di un bambino ed il mondo dei genitori vacilla. Come prepararsi al grande evento? Cosa rispondere? Ma soprattutto come dissimulare l'imbarazzo di non avere una risposta pronta? Queste paturnie genitoriali sono del tutto improprie, vediamo perché

Immersi nella cultura

Innanzitutto è importante considerare che tutti i bambini prima o poi avranno a che fare con il concetto di omosessualità, senza che noi tocchiamo esplicitamente l'argomento: siamo immersi in una cultura che ci lancia messaggi contraddittori su come rapportarci con il tema. La prima cosa che si impara da piccoli è che l'argomento è confuso. Probabilmente apprenderanno quest'ambiguità ascoltando qualche talk politico in tv che voi lasciate distrattamente scorrere durante la cena. Oppure lo coglieranno come un insulto che qualche bambino più grande rivolge ai suoi compagni di classe: "a Luca piacciono i maschi!". Magari un paio di anni prima sarebbe stato più probabile ascoltare un "a Luca piacciono le femmine!", sempre come insulto, ovviamente. Insomma, Luca era gay ma adesso… ?

Non tutto vien per nuocere…

Quando si parla di genitori ed educazione sessuale c'è sempre una grande tensione nell'aria. La domanda sottointesa è sempre: quando? Quando possono capire? Quando dovrò affrontare il discorsetto? La verità è che esistono moltissimi momenti nei quali si trasmettono le informazioni corrette riguardo alla sessualità, solo che non ci badiamo molto.

Come crescono i figli i genitori omosessuali?

Perché la sessualità è ovunque, dal bagnetto appena nati al bacio fuggitivo tra una mamma ed un papà. Non solo trasmettiamo informazioni, ma soprattutto valori. L'etica che si respira in famiglia traspare in tutto quello che diciamo e facciamo. I figli sanno bene cosa pensano i genitori, spesso le domande sono più per confermare quello che già sospettano. L'educazione è un percorso costante e progressivo che mattoncino dopo mattoncino conduce i bambini nella crescita. Ecco quindi che difficilmente un bambino potrà essere totalmente inesperto riguardo all'omosessualità. Ha sicuramente capito di più di quanto non ci dia a vedere! Sia per quanto riguarda le informazioni, sia i valori.

Chiedi a lui!

Noi psicologi siamo noti come gli "specchi di gomma, la parola ti ritorna!": infatti le battute si sprecano sul nostro modo di riformulare le domande dei nostri pazienti per riproporle a loro, senza dare una risposta convincente. "Lei cosa pensa a tal proposito?", "come si è sentito nel formulare questa domanda?" ed anche "credo che lei abbia già una risposta dentro di sé, perché vuole sapere la mia?". Insomma affrontiamo le questioni spinose come dei coraggiosi ninja con facce da poker: dribbliamo e ci muoviamo leggeri.
Sapete perché lo facciamo? Perché funziona! Riproporre la domanda ci permette di cogliere informazioni decisamente interessanti: possiamo afferrare le vere ragioni per le quali viene formulata; in quale ambiente è stata concepita; se la questione è già stata affrontata in altre sedi; che idee ha il paziente davanti a noi. Il mio suggerimento è semplice: giocate al piccolo psicologo e riproponete la delicata questione ai vostri figli. Li capirete decisamente meglio e aprirete le porte a un dialogo che sicuramente è alla loro portata. Userete le loro parole, vi appoggerete a quello che già sanno. Vedrete, sarà tutto più fluido.

Informazioni corrette

Nei miei percorsi di educazione sessuale presso le scuole non mi faccio una portatrice di valori, ma di corrette informazioni per poter rispondere con consapevolezza alle domande dei bambini. Spesso nella loro innocenza sollevano perplessità decisamente spinose! Cos'è l'amore? Come si fa a spiegare cos'è l'amore di coppia a chi non l'ha mai provato? Come spiegare l'attrazione e il desiderio sessuale a chi non è ancora entrato nella pubertà? E' come cercare di spiegare la Fede a un non credente.
Ad un certo punto devi crederci e basta. Allo stesso modo i bambini si fidano di noi e credono a ciò che diciamo perché non hanno la possibilità di sperimentarlo sulla loro pelle. Però possiamo anche esprimere correttamente l'ambiguità nella quale siamo immersi, ovvero che (purtroppoperfortuna?) la sessualità è anche una questione sociopolitica. E che la situazione attuale non è stabile, ma è influenzata dalle opinioni delle popolazione. In Italia per questa ragione non è possibile il matrimonio tra persone dello stesso sesso, invece in altri Stati sì. Lo stesso vale per l'omogenitorialità. E' importante far percepire che siamo immersi in un modo mutevole, che ha subito delle importanti accelerate nell'ultimo secolo portando alla conquista di nuovi diritti, ma soprattutto nuove responsabilità. Facciamo cogliere la complessità del mondo, ci farà apparire più solidi di una semplice risposta pronta che abbiamo concepito e riposto in un cassetto nel timore che un giorno arrivasse la fatidica frase: "mamma, ho visto due uomini che si baciano!".
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