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Le posizioni sessuali migliori a seconda della forma del pene
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Quali sono le migliori posizioni sessuali a seconda della forma del pene? Gli amici di Mysecretcase ci rendono edotti sul tema usando metafore quantomeno azzeccate
Le posizioni sessuali migliori a seconda della forma del pene
Uno dei motivi per cui alcune coppie – ormai logore – non riescono a lasciarsi è l'intesa sessuale che, effettivamente, laddove straordinaria, può rivelarsi un collante ben più forte della stima. E lì, si sa, non ci sono forme e dimensioni che tengano. Per tutte le altre, la maggioranza, la vita sessuale può subire invece qualche variazione sul tema a seconda che il pene sia un giunco o un baobab. A un grande pene non sempre corrisponde un grande orgasmo: un uomo che sa farne buon uso, a prescindere dalla taglia, è di gran lunga preferibile.
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Il churro
Uno dei motivi per cui il sesso penetrativo piace è il fattore “pienezza”: un pene stretto e lungo non riesce ad aderire bene alle pareti vaginali, specie se hanno perso tonicità dopo un parto o con l'avanzare dell'età. Secondo la sessuologa Keesha Ewers, in questo caso la donna deve cercare di tenere le gambe unite per restringere il canale vaginale e creare più attrito. Vanno scelte allora due posizioni, la pecorina o il “bandolier”, in cui lui seduto sulle ginocchia penetra lei con le gambe unite appoggiate alle sue spalle. In entrambe lo si facilita anche a stimolare il clitoride durante la penetrazione.
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Il salame
Gli uomini tendono sempre a spingere vigorosamente e fino in fondo, quando sono al massimo dell'eccitazione, il che può essere un problema se hanno un 'pene importante'. Un pene molto grosso può infatti colpire la cervice e causare dolore, anche se ha maggiori probabilità di spingere il clitoride verso l'alto e aggiungere la stimolazione clitoridea a quella vaginale. La posizione migliore allora è quella dell'amazzone, in cui lei può controllare angolazione, profondità e ritmo di spinta. E poiché il frenulo (il filetto tra prepuzio e glande) è la zona erogena maschile n°1 e può essere stimolato anche senza “affondare”, non c'è il rischio che lui non raggiunga l'orgasmo. Perfetto anche il cucchiaio, che gli impedisce di andare troppo in profondità e gli dà la possibilità di stimolare seno, capezzoli e clitoride. Wow.
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Il cetriolino sottaceto
Esiste una percentuale molto piccola di uomini dotata – anzi no – di quello che è scientificamente classificato come “micropene congenito”: raggiunge i 5 cm al massimo in erezione ed è causato da bassi livelli di testosterone durante lo sviluppo fetale, come spiega Geo Espinosa, direttore del Centro di Urologia di New York. L'attrito durante la penetrazione vaginale sarà minimo, ma non vuol dire che non si possa raggiungere comunque l'orgasmo in altro modo. Come? Sedendosi sopra due cuscini e sollevando le gambe sulle sue spalle, ad esempio, oppure sbizzarrendosi con la stimolazione orale e manuale. Perché non considerare anche l'inserimento, durante il rapporto insieme al pene, di un vibratore per coppia?
Il cetriolo
Il pene più standard e versatile, per cui va bene ogni posizione. Già che ci siete, allora, dateci dentro con tutto il kamasutra, tenendo presente che per l'uomo lo stimolo visivo è fondamentale. Potendo scegliere, eccitatelo con il doggy style in piedi, possibilmente davanti allo specchio.
La banana
I peni più lunghi sono anche i più ricurvi, questione di gravità. Non più di 10 gradi, s'intende (in caso contrario, consultare un urologo perché potrebbe essere sintomo della patologia di Peyronie).
Ebbene, il pene ricurvo verso l'alto è già naturalmente g-spot, cioè a prova di vagina. La posizione del “pogo stick”, lui in piedi che tiene in braccio lei con le gambe divaricate, è la migliore: aumenta il contatto con il punto G, che non si trova in fondo, ma dentro in alto. Anche il “vis à vis”, lei sopra di lui, occhi negli occhi, è super.
Il piatto (di frutta e verdura) è servito e come vedete, ci si adatta a tutto. Del resto siamo o non siamo onnivori?