Come realizzare lavoretti creativi con bustine di tè e tisane

Tante idee per lavoretti creativi fai da te che permettono di riciclare e riutilizzare le bustine di tè e tisane, dalla tintura dei tessuti alla realizzazione di fiori di carta

Lavoretti fai da te con bustine di tè

Secondo la U.N Food and Agriculture Organization, ogni giorno nel mondo vengono consumate circa sei miliardi di tazze di tè. Ciò si traduce in centinaia di migliaia di bustine che, una volta lasciate in infusione per qualche minuto, vengono gettate e si trasformano in rifiuti. Ma ecco la bella notizia: se anche voi siete amanti di tè e tisane, sappiate che le bustine usate possono trasformarsi in un’inesauribile fonte di idee per lavoretti creativi da realizzare con i bambini, o in vista di ricorrenze speciali quali San Valentino, un anniversario, ma anche Halloween e carnevale.

Come fare un dispenser per bustine di tè

Le bustine usate di e tisane sono infatti perfette per tingere carta e tessuti, conferendo loro un aspetto anticato. Per quanto riguarda la tintura dei tessuti, possiamo utilizzare questo semplice stratagemma per rendere più credibile un costume di Halloween o carnevale, come nel caso di camicie per pirati, abiti da zombie, mummie, fantasmi e via dicendo. Potrete ottenere un realistico effetto invecchiato semplicemente lasciando il capo in ammollo in una bacinella piena d’acqua tiepida con 4 o 5 bustine di tè usate. Trascorsa qualche ora, potrete verificare il risultato ed, eventualmente, aggiungere delle bustine supplementari se l’effetto dovesse sembrarvi troppo delicato. Il vostro capo sembrerà alla fine uscito direttamente da uno di quei vecchi bauli dimenticati in soffitta.

Analogo discorso vale per la tintura della carta, che dopo il trattamento apparirà invecchiata, ricordando quasi una pergamena. Questo tipo di trattamento è perfetto per dar vita ad un bigliettino romantico, una dichiarazione d’amore, creare attestati da distribuire a scuola ai bimbi promossi all’anno successivo e così via. Non dovrete far altro che preriscaldare il forno a 90° C, adagiare il foglio in una teglia, versarvi sopra l’infusione ottenuta con alcune bustine di tè usato (in modo da creare uno strato sottile ed uniforme) ed attendere che la carta assorba il liquido. Rimuovete quindi il liquido in eccesso e tamponate delicatamente il foglio con della carta da cucina. A questo punto lasciate asciugare in forno per qualche minuto: appena i bordi cominceranno ad arricciarsi, il vostro foglio invecchiato sarà pronto. Lasciatelo infine raffreddare prima di scriverci sopra.

Con la carta delle bustine di tè e tisane si possono poi realizzare piccoli fiori da utilizzare per decorare le cornici: non dovrete fare altro che ripiegare la carta su se stessa in modo da ricordare il bocciolo semischiuso di una rosa e poi incollare i fiori l’uno accanto all’altro con della colla vinilica.

Se ad essere amanti del tè sono invece le vostre amiche, molto carina è l’idea di personalizzare le bustine rimuovendo i tag di carta e sostituendoli con piccole foto stampate in stile polaroid che ricordino i momenti più belli passati assieme. Se l’occasione speciale fosse invece San Valentino o la Festa della mamma, allora potreste sostituire le tradizionali etichette con cuoricini rossi o fiori ricavati da un cartoncino.

Se infine vi doveste accorgere di avere in casa vecchie bustine di tè che ormai hanno perso il loro aroma, sappiate che è possibile utilizzare il loro contenuto per creare piccoli pot-pourri da sistemare nei cassetti della biancheria; magari aggiungendovi qualche goccia del vostro olio essenziale preferito. In alternativa, potete usare le vecchie bustine del tè (in particolare il tè nero) per lucidare mobili di legno e parquet: lasciate qualche bustina in infusione nel secchio, quindi strofinate le superfici da trattare con uno straccio o il mocio.

Non dimenticate infine che le differenti qualità di tè rilasciano diverse sfumature di colori, molto apprezzate da alcuni artisti che le sfruttano per rifinire i dettagli dei bozzetti a matita. Perché non provare, dunque, a farci giocare i bambini, un po’ come se si trattasse di acquerelli?

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