Come funziona la tecnica batik per colorare stoffe e tessuti

Se volete rinnovare casa senza spendere troppo, la tecnica batik può essere la soluzione ideale: vediamo come usarla per dipingere e decorare stoffe e tessuti vari

Come funziona la tecnica batik

Se avete voglia di rinnovare il look della casa, ma senza spendere grandi somme di denaro, la tecnica batik è certamente quella che fa al caso vostro. Arredare casa con il fai da te ed i tessuti è infatti una soluzione semplice e veloce per personalizzare gli ambienti in maniera poco dispendiosa, ma molto creativa, soprattutto quando le decorazioni sulle stoffe si realizzano con il fai da te. Potete tingere tessuti con coloranti naturali e provare questa semplice tecnica.

Proprio in tal senso, la tecnica batik permette di ottenere splendidi risultati anche se non si ha grande familiarità con il procedimento. Si tratta infatti di un metodo semplicissimo, che consiste nel creare decorazioni sul tessuto utilizzando l’impermeabilizzazione a cera.

Tecnica Batik: cos'è e la sua storia

Le origini del Batik non sono certe, ma si tratta di una tecnica molto antica, verosimilmente nata da errori casuali nella tintura dei tessuti, dove macchie di grasso o altre sostanze impermeabili hanno impedito al colore di penetrare durante il bagno di tintura. La tecnica si diffuse quindi in Indonesia ed India meridionale già a partire dal XII secolo, venendo poi esportata in Egitto ed in Europa, dove è ancora oggi utilizzata e molto apprezzata per la decorazione sia di tessuti destinati all’abbigliamento che all'arredamento.

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Tecnica Batik tradizionale

Nello specifico, la tecnica consiste nel coprire parti di tessuto con la cera liquida (che impedirà l’assorbimento del colore) al fine di realizzare decori e motivi originali. La cera per batik è la più indicata, ma è altresì possibile utilizzare la paraffina, la cera per candele o la cera d'api. Questa andrà scaldata a bagnomaria, quindi stesa sul tessuto mediante uno specifico strumento a beccuccio detto ‘tjanting’, o, più semplicemente, un pennellino appuntito, di piccole dimensioni.

Se desiderate realizzare motivi complessi, i risultati migliori si ottengono utilizzando un’apposita cornice  da batik, che mantiene il tessuto ben teso in fase di lavorazione. A tale scopo è tuttavia possibile utilizzare anche piccoli telai fai da te. Per quanto riguarda invece le tipologie di stoffa, quelle che risultano maggiormente indicate per la decorazione batik sono le stoffe a filato sottile e trama regolare, che permettono di realizzare disegni molto precisi. E’ tuttavia possibile utilizzare qualsiasi tipo di supporto, a patto che reagisca bene ai coloranti: via libera dunque a cotone, mussola, lino e seta, mentre la lana e le fibre sintetiche risultano poco indicate.

Tecnica batik: tutorial

Per prima cosa, posizionate dunque la stoffa sul telaio. Se lo desiderate, tracciate poi un disegno-guida a gessetto; quindi iniziate a stendere la cera precedentemente sciolta a bagnomaria. Terminata questa prima fase, procedete immergendo il tessuto nel colorante (con l’aggiunta di un fissativo), oppure applicate il colore a pennello. Infine risciacquate e lasciate asciugare la stoffa dipinta all’aria. Se lo si desidera, a questo punto è possibile ripetere il procedimento, applicando nuovamente la cera su alcune aree e procedere con un secondo bagno di colore, così da ottenere piacevoli giochi di chiaro-scuro. Ad ogni applicazione, la cera preserverà infatti la zona dall’assorbimento del colore. Quando avrete ottenuto il risultato desiderato, rimuovete la cera immergendo il tessuto in acqua calda o utilizzando il ferro da stiro.

Tecnica Batick con i nodi

Una seconda possibile applicazione della tecnica batik, indicata per i meno esperti, o nel caso non si voglia ottenere un disegno preciso, consiste poi nell’effettuare nodi sul tessuto prima di immergerlo nel colore (tecnica del batik a nodi). Questi creeranno zone vergini, prive cioè di tintura, ed altre dove il colore sarà penetrato solo parzialmente. Terminato il bagno di colore, togliete la stoffa dalla bacinella e risciacquatela; sciogliete poi i nodi e lasciate asciugare all’aria. In alternativa, al posto dei nodi è inoltre possibile legare la stoffa in alcuni punti con dello spago; mentre per ottenere un effetto ‘acquerello’, si consiglia di inumidire leggermente il tessuto prima di effettuare le legature.

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