come restaurare un comodino

Come restaurare un vecchio comodino

Scopri come tornare a far vivere quel vecchio mobile della tua infanzia

Come restaurare un vecchio comodino

In tutte le case, tra soffitta e cantina, dimorano vecchi mobili dimenticati, magari appartenuti ai nostri nonni e ormai decisamente troppo vecchi e rovinati per tornare a far bella mostra di sé in casa, ma dai quali non riusciamo proprio separarci per via di un forte legame affettivo. Bene!

È decisamente giunto il momento di rispolverarli, perché mai come in questo periodo il fai da te è divenuto di gran tendenza. Restaurare un vecchio mobile può essere molto divertente, oltre che una soluzione economica per conferire carattere e stile agli ambienti.

Per cominciare, un ottimo banco di prova è costituito dal progetto di restauro di un vecchio comodino: si tratta infatti di un complemento di piccole dimensioni e quindi meno impegnativo rispetto a un tavolo, un armadio o anche una semplice cassettiera. I comodini offrono al contempo il vantaggio di conferire immediatamente carattere alla camera da letto, così che a fronte di un impegno non particolarmente gravoso, garantiscono grandi soddisfazioni!

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Se abbiamo un garage potremo adibirlo a zona lavoro, altrimenti rimandiamo l’intervento alla primavera e lavoriamo in esterno, così da non creare disordine e polvere in casa. Per non rischiare di rovinarlo, stendiamo inoltre un telo di protezione sul pavimento. A questo punto assicuriamoci di avere a portata di mano:

  • Martello
  • Cacciavite a croce e taglio
  • Acqua calda e ammoniaca
  • Carta vetrata di varia grammatura
  • Carta da cucina

Questi gli strumenti che ci permetteranno di eseguire il primo intervento sul mobile. In seguito, a seconda della finitura e dei decori che vorremo applicare, procederemo a reperire gli altri materiali necessari per restaurare il nostro vecchio comodino.

Restaurare un vecchio comodino: come iniziare

Quando si inizia a restaurare un vecchio mobile, la prima cosa da fare è rimuovere cerniere, serrature e tutti gli eventuali inserti metallici, che procederemo poi a pulire con appositi prodotti. Estraiamo quindi gli eventuali cassetti e, se il mobile è molto sporco, effettuiamo un energico lavaggio con acqua calda e un goccio di ammoniaca.

Una volta che il legno sarà perfettamente asciutto, cominciamo quindi a rimuovere la vernice con della carta vetrata. Terminata anche la sverniciatura, puliamo la superficie con della carta da cucina inumidita. Se dovessimo notare segni della presenza di tarli, trattiamo il comodino con appositi prodotti antitarlo, facilmente reperibili in commercio. Nel caso di crepe o graffi importanti, procediamo quindi riempiendo le fessure con dello stucco per legno.

Lasciamo asciugare completamente e levighiamo l’area con della carta vetrata a grana media, così da livellare e rendere perfettamente liscia la superficie stuccata. Se intendiamo sostituire le maniglie o eliminare gli inserti metallici, stucchiamo anche tutti i fori lasciati da questi (dopo la verniciatura praticheremo quindi i fori necessari per installare le nuove maniglie).

Restaturare un comodino: la finitura

Riparati tutti i danni causati dal tempo, è possibile dedicarsi alla finitura. Bisogna ora decidere che stile vogliamo conferire al nostro comodino, così da renderlo un pezzo dal design unico e originale.

La soluzione più semplice è riverniciare le superfici: il bianco e i colori tenui, nelle tinte pastello, sono perfetti per rendere un vecchio comodino un perfetto complemento in stile shabby chic; una vernice fluo lo trasformerà invece in un elemento moderno e divertente. In entrambi i casi, potremo decidere se dipingerlo tutto con lo stesso colore, o giocare con i contrasti, utilizzando tinte diverse per la struttura e i cassetti, o per interno ed esterni. Rifiniamo in ultimo con una vernicetta protettiva.

Nelle case moderne, giocare con le cromie può essere davvero una scelta azzeccata: con l’aiuto degli stencil potremo quindi azzardare un po’ di più e realizzare decori a forma di fiori (bellissimo l’effetto grigio-nero con motivi damascati), oppure foglie (verde su bianco ad esempio) e ancora righe, rombi e decori geometrici (consiglio in questo caso colori pastello, dal giallo, all’azzurro, dal grigio al rosa).

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Come decorare il comodino

Per rinnovare il vecchio comodino e renderlo un pezzo davvero unico si può poi ricorrere al découpage, una tecnica semplice eseguire (consiste nell’incollaggio di immagini con colla vinilica), ma che offre un’ampia gamma di soluzioni creative: si possono ricoprire con fogli di carta colorata i laterali, oppure solo le antine, o il frontale dei cassetti.

La scelta dipenderà certamente dalla forma del comodino, ma anche dal risultato che desideriamo ottenere: non esistono regole da seguire, lasciatevi guidare dalla vostra creatività, tenendo sempre in considerazione i toni e i motivi già presenti nell’ambiente che andrà ad accogliere il nostro vecchio/nuovissimo comodino!

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