Pasqua ecosostenibile e antispreco: i consigli da seguire

Pasqua ecosostenibile e antispreco: i consigli da seguire

Le soluzioni e le alternative per vivere la Pasqua in maniera ecosostenibile sia che venga festeggiata a casa che fuori dalle mura domestiche

Festeggiare Pasqua è sempre divertente, è un’occasione allegra che generalmente consente anche di godere dei primi piacevoli calori primaverili. Se poi la nostra festa dovesse avere un occhio di riguardo per l’ambiente, allora sì che sarebbe davvero perfetta! Celebrare una Pasqua ecosostenibile è un imperativo sempre più stringente. Dall’uovo di cioccolato alle decorazioni di casa passando per il cibo che verrà portato sulle tavole, tutto andrebbe rivisitato in chiave green in modo tale da trasformare questa ricorrenza in una festa anche per il Pianeta.

Da dove iniziare? Naturalmente da alcune raccomandazioni volte a rendere ancora più belle le nostre case.

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Pasqua ecosostenibile e antispreco

Pasqua è la festa sinonimo di rinascita e non solo in termini religiosi: la ricorrenza si celebra, infatti, in primavera quando la natura letteralmente risorge tra fioriture e tra i nuovi frutti della terra che sbocciano. Il miglior modo per onorare madre natura anche in questi giorni è certamente quello di andare alla scoperta dei tanti modi, soluzioni ed alternative per vivere la Pasqua in maniera ecosostenibile sia che venga festeggiata a casa che fuori dalle mura domestiche. Ecco alcuni consigli.

Come apparecchiare la tavola a Pasqua

Nelle giornate di festa, a maggior ragione quando si hanno ospiti, è veramente una gioia far risplendere la tavola con diversi colori. In primavera, poi, ci viene in aiuto anche l’arcobaleno di fiori messo a disposizione dalla natura. 

Albero di Pasqua fai da te con i bambini

Centrotavola e segnaposti

Come addobbare una bellissima tavola di Pasqua che sia chic ma non per questo meno green? Partendo da segnaposto ecologici ed… economici. Anche qui l’aiuto e la fantasia dei bambini sono ingredienti fondamentali! Potreste ad esempio scrivere, con dei colori a tempera o del bianchetto, il nome di ciascun commensale su foglie fatte seccare, oppure personalizzare sassolini che potranno, poi, essere conservati come ricordo della festa.

E per il centrotavola? Il cestino con le uova sode colorate è un must. Anche in questo caso però non bisogna dimenticare le parole d’ordine chiave, ovvero riciclo e riuso. Quindi, per quanto riguarda la pittura, fate attenzione a non usare coloranti sintetici, ma optate per soluzioni alimentari, solo così potrete divorare le vostre creazioni a festa finita. Non gettate poi la confezione, scegliete portauova in cartone e ricavatene un delizioso contenitore, sul web sono numerosi i tutorial da cui trarre ispirazione. Infine, cosa ancora più importante, acquistate solo uova certificate che provengono da galline felici.

Abbellire la tavola di Pasqua

Lasciamo da parte centrotavola o segnaposto di plastica o altri oggetti che finirebbero poi solo per occupare spazio in un cassetto: perché non preferiamo deliziose piantine, magari da regalare ai nostri commensali a fine giornata? Se invece si preferisce non regalare piantine vere, si possono sempre creare dei fiori di stoffa o carta e incollarli poi su uno stecchino in modo da poterli sistemare dove si vuole.

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La scelta delle stoviglie

Bandite le bottiglie di plastica (così come piatti e bicchieri), e largo alle bottiglie di vetro, ricordate: il vetro è totalmente riciclabile. Per piatti e bicchieri ricordatevi che la miglior scelta è quella di adoperare esemplari riutilizzabili ma, laddove ciò non fosse (in tutto o in parte) possibile, optate per soluzioni compostabili: conferite insieme alla raccolta dell’organico, potranno tornare a nuova vita sotto forma di nutrimento della terra ovverosia come compost.

Per stoviglie lavabili, tovaglie e tovaglioli vale la regola aurea: in lavastoviglie e lavatrice solo a pieno carico e, magari, impiegando un detersivo ecosostenibile!

Decorazioni fai da te

Se avete talento nel fai da te, potreste realizzare qualche decorazione partendo da legni e ramoscelli, magari facendovi aiutare dai vostri figli. Parente di quello di Natale è infatti l’albero di Pasqua sul quale si appendono uova, fiori e nastri colorati. In alternativa potreste realizzare dei fiori di carta: sono semplicissimi da creare e, qualora si rovinassero, possono essere conferiti nella raccolta differenziata. Se decorate uova commestibili, ricordate di utilizzare coloranti naturali che vi consentiranno, una volta finita la festa, di consumare le uova. Anche coniglietti e galline come decorazione possono essere creati con avanzi di stoffa (usate il patchwork!) e fare, ad esempio, una gallina di Pasqua patchwork.

Pasqua ecosostenibile e antispreco: i consigli da seguire

L’albero di Pasqua

Tra le decorazioni per Pasqua, c’è l’albero di Pasqua. Questa usanza, originaria del Nord Europa, si sta sempre più diffondendo anche nel nostro Paese. Per realizzarlo si può usare sia una pianta stagionale sia dei rametti secchi, che dovranno essere posizionati in un vaso e addobbati con simboli tipici di questo periodo: uova colorate, fiori e nastri. Un’ottima base per dare sfogo alle nostre più recondite idee di riciclo creativo. L’albero di Pasqua sostenibile si può infatti addobbare con nastri di seconda mano, uova e fiori di carta pesta realizzati con vecchi quotidiani oppure figure ritagliati da magazine già sfogliati. Fatevi aiutare in questo compito dai bambini di casa e trascorrerete con loro piacevoli momenti. Il divertimento è assicurato!

A tavola esaltiamo i sapori stagionali

Scegliere sapori e prodotti a km zero e di stagione in primavera è facilissimo. Potremo puntare a diverse specialità del periodo. Ad esempio? È il momento giusto per gustare gli asparagi, ma anche carciofi, cipollotti ed una miriade di altre verdure. Per tutto ciò che si può prendere dal contadino, la spesa potrebbe essere sfusa e portata a destinazione in buste di carta o in sportine e retine riutilizzabili che potreste portare con voi per acquisti plastic free. In generale cercate di non eccedere con le quantità e prediligete alimenti freschi (leggete bene le etichette quindi!) perché, in caso di avanzi, potrete conservarli per i giorni a seguire, congelarne una parte o organizzare delle simpatiche (e sicuramente gradite) doggy bag da dare ad amici e parenti: voi eviterete di buttare cibo e loro avranno magari già pronta la schiscetta per la Pasquetta.

Se, invece, sarete voi ad andare al ristorante, non fatevi problemi a chiedere gli avanzi: eviterete di ingrassare la pattumiera del locale, salverete del cibo e avrete a disposizione qualche piatto pronto magari da mangiare nei giorni a seguire o da congelare. 

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Viva l’acqua del rubinetto!

Anche se i nostri acquedotti possono vantare, secondo i dati europei, il quinto posto nella classifica continentale per la qualità dell’acqua fornita, noi italiani siamo tra i più grandi consumatori di acqua in bottiglia a livello mondiale. Viva l’acqua del rubinetto! Potreste mettere in una brocca quella liscia e magari realizzare in casa – grazie ai gasatori disponibili in commercio – quella frizzante da mettere in bottiglia stabilendo liberamente la gradazione delle bollicine. Potreste addirittura preparare delle gustose acque aromatizzate da utilizzare come bevande per esaltare i sapori. 

Uova di Pasqua e coniglietti di cioccolato

Per tradizione a Pasqua non può certo mancare la cioccolata: che sia al latte, fondente, bianca è solitamente la regina della festa. Sotto forma di uova o di coniglietto, grandi ma soprattutto piccini ne ricevono in dono davvero tanta. Quali criteri possono essere utili per scegliere doni golosi ma sostenibili?

Per quel che riguarda la materia prima, ovverosia il cacao, potreste optare per prodotti realizzati con materie prime assistite da certificazioni biologiche e provenienti da mercato equo e solidale. Una particolare attenzione deve essere prestata anche all’eventuale dono presente all’interno delle uova. Esistono produttori che propongono sorprese ecosostenibili realizzate con materiali naturali o che associano la sorpresa al sostegno di alcune cause o a raccolte fondi a difesa di specie animali a rischio estinzione.

Potreste altrimenti optare per uova che al loro interno sono, a loro volta, piene di dolci (così non si sprecherà nulla) o optare per scelte artigianali che vi consentiranno di scegliere la sorpresa da inserire nell’uovo. Se preferite non comprare le uova di cioccolato confezionate, fatele in casa e decoratele con la stoffa, eviterete di sprecare moltissima carta. Un’altra soluzione? Acquistare uova il cui ricavo di vendita andrà a finanziare progetti di tutela ambientale. Un esempio? Le uova di Pasqua legate a Tartalove, progetto di salvaguardia delle tartarughe marine, in questo modo avrete un ottimo compromesso tra “gola” e amore per il pianeta e le creature che lo abitano.

Pasqua ecosostenibile e antispreco: i consigli da seguire

Come fare la raccolta differenziata a Pasqua

Come possiamo comportarci in relazione agli involucri di uova, coniglietti e colombe? Quando si parla di imballaggio, qualunque sia il materiale utilizzato, nel linguaggio colloquiale si è soliti parlare di “carta”. Tuttavia bisogna fare attenzione e capire di che materiale è composto. Cercate quindi di evitare prodotti imballati con elementi non riciclabili e possibilmente prediligete quelli che riducono ogni forma di confezionamento. 

Vi è poi chi propone soluzioni plastic free (o almeno “plastic less” e cioè con un utilizzo minimo) ricorrendo a scatole di cartone, teli di carta o di stoffa che potrebbero poi essere riutilizzate in futuro per impacchettare dei regali. Se, invece, preferite disfarvene ricordate che carta e cartone andranno nell’apposita raccolta differenziata mentre l’alluminio (tipico dei cioccolatini e degli ovetti) potrà essere gettato insieme a lattine e agli imballaggi metallici.

I nastrini utilizzati per legare le uova o le colombe? Dipende: se realizzati in polipropilene (come spesso gli incarti sfavillanti) possono essere gettati nel cassonetto della plastica mentre altrimenti, se prodotti in cartoncino, possono essere conferiti nella raccolta della carta. L’eventuale sorpresa non gradita? Provate prima a donarla a chi l’apprezzerà. Volete proprio buttarla? Anche se fosse di plastica – abbiamo verificato grazie all’app Junker – dovrà andare nella frazione secca poiché possono essere riciclati solo gli imballaggi e non gli altri oggetti!

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Pranzo di Pasqua senza sprechi

Quando si prepara il pranzo per una festa il rischio di cucinare più del necessario è dietro l’angolo, ma per evitare gli sprechi è sufficiente rispettare alcune semplici regole. Innanzitutto è necessario stilare un menu di Pasqua, quindi è essenziale procedere a scrivere una lista della spesa dettagliata in modo tale da acquistare solo gli ingredienti necessari e nelle giuste quantità.

E se nonostante tutte queste accortezze dovesse comunque avanzare del cibo? Utilizzate gli avanzi per preparare nuove pietanze magari da servire il giorno di Pasquetta. Inoltre, per un pranzo di Pasqua da veri chef stellati non dimenticate di prediligere sempre prodotti di stagione, meglio se a chilometro zero e, ancora meglio, biologici. Non solo avrete cibo più buono ma contribuirete a ridurre le emissioni di CO2 in atmosfera.

Staccare la spina è un gesto importante

Un ultimo consiglio per godersi la Pasqua senza sprechi è… prendersi una pausa. Spegnete pc, tv, cellulare e trascorrete del tempo con la vostra famiglia. In questo modo risparmierete energia elettrica e ricaricherete le batterie della vostra anima. 

E voi avete altri suggerimenti per tingere di “verde” la vostra Pasqua?

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