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Cosa fare se il Natale ti deprime? Consigli contro il Christmas Blues

Odi gli scampanellii e le lucine intermittenti fuori dai locali, e, fosse stato per te, Babbo Natale sarebbe in pensione già dal 1980? Allora probabilmente sei affetta dal Christmas Blues. Ecco i consigli dello psicoterapeuta per sopravvivere alle feste

Cosa fare se il Natale ti deprime? Consigli contro il Christmas Blues

Hai iniziato a provare quel fastidioso senso d’ansia e di nervosismo già quando, a metà ottobre, sono spuntate le prime lucine di Natale intermittenti fuori dai bar e dai negozi della tua città.
Il disagio è diventato più imponente quando, verso novembre, hanno cominciato a trasmettere in tv le prime pubblicità di panettoni e pandori, consumati voracemente da famiglie sorridenti e bambini dalla voce insopportabile.

Lo stato allergico vero e proprio, con tanto di bolle e eruzioni cutanee, è scoppiato quando, il 1 dicembre ti sei resa conto che gran parte della gente ha iniziato ad indossare maglioni con le renne, e ha cambiato la vecchia suoneria con la snervante Jingle Bells nella versione “ristorante cinese”.
Se sono stati questi i sintomi provati negli ultimi due mesi allora è ufficiale, odi il Natale, ma tranquillizzati non sei la sola.

Single a Natale?

Molte persone infatti provano un innato senso di depressione quando si avvicina il periodo delle feste, anche se poche sono disposte ad ammetterlo agli altri e persino a se stesse. Le tanto attese festività natalizie possono dunque presto trasformarsi in un vero incubo per chi è affetto dalla sindrome del Grinch, c’è di buono che i sintomi, nella loro versione più acuta, durano circa una ventina di giorni e tendono a svanire con l’arrivo dei primi saldi invernali.

Secondo il National Institute of Health le festività natalizie rappresentano un periodo dell’anno caratterizzato da una elevata incidenza di depressione e molti tentativi di suicidio purtroppo, vengono, segnalati da ospedali e forze dell’ordine. “E’ un periodo che tradizionalmente si passa in famiglia, la televisione, i giornali, i social, enfatizzano le relazioni famigliari e sociali, che molti desiderano ma non hanno, oppure che hanno ma preferirebbero evitare. – spiega lo psicoterapeuta Giovanni Porta - Nessuna famiglia è perfetta. Soprattutto per gli anziani, ma non solo per loro, le feste sono anche un momento per ricordare chi non c’è più. Oltre alla gioia il Natale e le feste portano con sé anche la fatica.. Chi è malato oltre alla gestione della quotidianità deve sobbarcarsi anche la preparazione delle feste. La fine dell’anno si avvicina e con esso, oltre agli oroscopi, anche i bilanci di cosa siamo riusciti a realizzare, e, certamente, non ci saranno solo cose positive. E’ normale. Il confronto con gli altri, soprattutto per le persone insicure, può risultare schiacciante. Che cosa fare allora? Per prima cosa resistere, adattarsi alle situazioni e ai momenti, ma anche alcuni trucchetti di prima assistenza possono risultare utili, per superare i pensieri tristi e imparare a godersi le feste”.

Ma da cosa dipende tanto stress?

Sono diversi i fattori che possono determinarlo, dall’interruzione della routine quotidiana all’aumento degli impegni da gestire, come le visite ai parenti, le cene in famiglia, l’acquisto dei regali in un periodo di crisi spietata e i relativi calcoli di fine mese. Inoltre, con l’avvicinarsi del Capodanno, si affacciano le delusioni e i rimpianti in merito alle aspettative non realizzate e ai vecchi propositi non mantenuti nell’anno passato.

Come sopravvivere alla depressione natalizia?

Innanzitutto non date troppo peso al vostro stato d’animo, non si tratta di depressione cronica ma di un momento malinconico che passerà con le feste. Riducete, poi, le ansie generali ma guardate al Natale come a una normalissima festa religiosa e conferitele dunque il giusto valore.
Pensate che in questo periodo dell’anno non è obbligatorio essere felici a tutti i costi, né ostentare quotidianamente un sorriso di circostanza. Infine sentitevi libere di saltare almeno un paio di appuntamenti tra quelli ritenuti “doverosi”: cenoni e tombolate varie costringono ad una forzata e, per alcuni, innaturale socialità, e, diciamocelo, non esiste niente di più stressante al mondo.

5  consigli dello psicoterapeuta per stare meglio 

1) Concentrarsi sull'affetto delle persone che ti stanno accanto

Le persone che vivono male il periodo natalizio spesso centrano la loro attenzione solo sulle imposizioni tipiche di questo periodo: pranzi e cene interminabili, dover parlare dopo molto tempo con parenti che non si vedono mai, dover fare regali superflui ecc. E’ vero che a  Natale gli obblighi familiari e sociali abbondano ma Natale, in fondo, è la festa nella quale si celebrano anche e soprattutto i legami e gli affetti più importanti. Prova a concentrarti su questo: sull’affetto, sul calore, sulla sicurezza, e non solo su obblighi e costrizioni.

2) Non ti diverti? Diventa propositiva

La noia si verifica quando una persona non fa ciò di cui avrebbe voglia. Ti annoi a morte al pensiero del cenone dura una vita? Allora proponi qualcosa: un gioco, un’attività, una passeggiata, porta fuori il cane, vai a vedere la casa nuova di qualcuno che ti aveva invitato da una vita. Ricorda che la noia è contagiosa e quindi, se tu ti stai annoiando, probabilmente stai passando la sensazione anche a chi ti circonda

3) Allena l'ironia contro le domande scomode dei parenti

A chi non è capitato di imbattersi in qualche domanda scomoda tipo “Come va il lavoro?”, “Ce l’hai il fidanzato/la fidanzata?”, “Quando ti sposi?”, “Quando ci fai un bel nipotino?” magari nel bel mezzo del cenone della Vigilia. Un modo per uscirne vittoriosi ma senza esporsi troppo né sembrare scortesi è tramite l'ironia e l'autoieonia, del tipo:
Hai ilfidanzato? “Ne ho ben due!”
Come va il lavoro? “Benissimo, come la tua squadra del cuore ”
Quando ti sposi? “Me lo chiedi tutti gli anni eh? Non perdere le speranze, prima o poi avrai successo!”
Quando ci fai un bel nipotino? “Presto, tra non più di 10 anni, guarda”.

4) Trasforma l'invidia in motivazione

Natale è un periodo dell’anno che evidenzia chiaramente chi sta meglio economicamente nel nostro giro di conoscenze. Vedere qualcuno con possibilità maggiori delle proprie è certamente non facile, ma avere a che fare con la propria invidia non è necessariamente un male. Lo diventa se ci iniziamo a sentirci inferiori e mediocri. Sarebbe più produttivo fare un elenco delle cose che si invidiano, e provare durante l’anno a raggiungerle, nei limiti del possibile.

5) Cerca di apprezzare il buon cibo

Spesso, almeno uno degli elementi che mette di buonumore pensando al Natale è la possibilità di mangiare cose buonissime che durante l'anno non ci concediamo così spesso. Via libera a pasti gustosi e scacciapendieri quindi!
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