Se sei uomo sei genio, se sei donna sei bizzara
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Perchè le donne creative vengono considerate bizzarre
In una piccola cittadina del Meridione, tra vecchie donne vestite di nero che snocciolano rosari a tutte le ore e giovani che meditano la fuga verso un futuro più degno, vive lei: una signora di mezza età, dall'aspetto ancora piacevole ma sicuramente eccentrico. Lei ha un nome, ovviamente, ma in pochi osano pronunciarlo. Chi la frequenta è considerato strano, pertanto nessuno le rivolge il saluto. Chi le parla desta la curiosità dei passanti, così è raro vederla ferma in strada a intrattenersi con discorsi anche futili.
Per gli altri bastano il suo abbigliamento, il suo trucco marcato, il modo in cui porta i capelli a renderla automaticamente una donna bizzarra, diversa, forse troppo. La sua storia non conta, figuriamoci le sue idee: quello che importa è solo ciò che dimostra di essere, ovvero una voce che canta fuori dal coro, che per quanto celestiale sia, rimane sempre un elemento a sè.
Le donne grasse sono cool... ma nessuno se le fila!
Da sempre la diversità è un concetto accettato con titubanza dall'essere umano, così come la creatività. Mi viene da pensare a Frida Kahlo, e al suo mondo fatto di arte e passione, così differente da quello delle donne della sua epoca, e per questo considerato folle. Lei ha accettato di non omologarsi, nè nell'aspetto nè tantomeno nel pensiero, e ha ottenuto di essere guardata con curiosità e di essere criticata per le sue scelte. E come lei, altre artiste, scrittrici di ogni era e luogo, si sono imbattute nella diffidenza, nelle paure, e sì, nell'ignoranza di chi non riesce a vedere oltre il bianco e il nero, perdendosi così tutte le altre magnifiche sfumature.
Le donne in particolar modo sono soggette a questo tipo di critica: un po' di estro, una spiccata personalità, ed ecco che vengono subito additate come strane, come bizzarre. Ma bizzarro è qualcosa di più che stravagante: il termine bizzarro ci fa pensare a qualcosa di frivolo, ingenuo, goffo, impacciato. Ad occhi a palla e orecchie a punta, allo Stregatto di Alice, che riesce a mescolare con disinvoltura le parti del suo corpo nella nuvola di fumo che lo circonda, ad un quadro di Picasso, privo di logica e di proporzioni, ma proprio per questo così intrigante.
Gli uomini possono essere eclettici, visionari, ed essere considerati dei geni per questo. Noi donne invece siamo bizzarre, confusionarie, contorte e un po' pazzoidi e ci esprimiamo in una lingua che va oltre il venusiano, meritando, così, un marchio.
Lo straordinario Paulo Coelho ha scritto in un suo romanzo: “La normalità è solo una questione di consenso. Ossia, se molta gente pensa che una cosa sia giusta, quella cosa lo diventa. Così deve essere per voi: mantenetevi folli e comportatevi come persone normali. Correte il rischio di essere diversi, ma imparate a farlo senza attirare l’attenzione." Il pericolo che si corre, altrimenti, è quello di essere tacciate per bizzarre.