Irlanda da verde a Stato arcobaleno: i post dopo il sì alle nozze gay
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Nozze gay in Irlanda: la posizione dell'Italia sul web
La cattolicissima Irlanda ha detto sì al referendum per il matrimonio egualitario con il 62,1% dei voti favorevoli, un giorno storico per la nazione, che inserisce l'Isola Smeralda nella lista dei 20 Paesi del mondo che hanno approvato le nozze tra persone dello stesso sesso (14 solo in Europa).
IRELAND ABÚ. Very proud to be Irish today. The future's bright #IrelandVotesYes pic.twitter.com/q0U8WQXw8E
— Arckit (@Arckitmodel) 23 Maggio 2015
E mentre l'arcivescovo di Dublino, Diarmuid Martin, all'indomani della vittoria dei 'Sì' ammette che la Chiesa "deve fare i conti con la realtà" e soprattutto che "ci dobbiamo fermare, guardare ai fatti e metterci in ascolto dei giovani. Non si può negare l'evidenza", in Italia il ministro dell'Interno, Angelino Alfano concede il suo benestare per le unioni gay, ma conferma il suo secco no all'equiparazione al matrimonio, alla reversibilità della pensione e all'adozione dei figli.
L'Irlanda, uno dei paesi più cattolici del mondo, dice sì alle nozze gay. Qualcosa sta cambiando, lo Spirito soffia dove vuole
— Vito Mancuso (@VitoMancuso) 23 Maggio 2015
Dunque cosa rimarrebbe? Se già per le coppie etero il significato del matrimonio sta perdendo gradualmente valore, alle coppie omosessuali la concessione di veder trascritta la propria unione in comune risulta un magro contentino che continua a non dar loro gli stessi diritti degli altri cittadini, come fa notare Vladimir Luxuria.
Mi sento come una vecchia auto sorpassata a destra e sinistra sui diritti civili da tutti gli altri: adesso anche dall' #irlanda
— vladimir luxuria (@vladiluxuria) 23 Maggio 2015
Ma anche Nichi Vendola twitta polemico:
Il vento pulito che arriva da #Irlanda dovrebbe spazzare l'ipocrisia che invece domina i palazzi italiani del governo e del potere #gay
— Nichi Vendola (@NichiVendola) 24 Maggio 2015
Persino Pippo Civati scrive sul suo blog: "È Ufficiale: anche l'irlanda è meno bacchettona di noi. I sì vincono: in irlanda si potranno celebrare i matrimoni gay. Matrimoni. Egualitari. Cose dell'altro mondo", mentre il premier Matteo Renzi spiega categorico "le unioni civili non possono più aspettare". Laura Boldrini dal canto suo esulta e spera che i risultati irlandesi diano la giusta spinta all'Italia per muoversi nella stessa direzione, staremo a vedere, dunque, cosa accade.
Dall' #Irlanda una spinta in più.È tempo che anche l'Italia abbia una legge su #unionicivili.Essere europei significa riconoscere i diritti.
— laura boldrini (@lauraboldrini) 23 Maggio 2015