Carol: Cate Blanchett e le scelte coraggiose che facciamo | LA RECENSIONE
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Carol, la recensione di un film bellissimo
Un trenino giocattolo passa oltre le montagne di cartone e scivola sulle rotaie di plastica. Lo guarda Carol, incuriosita, senza capirci nulla di treni e regali di Natale. Lo guarda Therese, che saprebbe montarlo, e da piccola lo sognava al posto delle bambole, in un grande magazzino di una New York anni 50, fumosa, pazzamente bella, chiusa nel suo inverno come in un cappotto un po' retrò. Si guardano tanto, tantissimo, Carol e Therese, con sguardi ripresi di continuo, segnali e occhi da film noir, che si incrociano sempre e non riescono a sostenersi, che si cercano e si scelgono. Ecco, se volessi usare un punto del corpo, per parlare di questo film di Todd Haynes, io direi che sono gli occhi. Nella prima scena come nel finale, oltre al profumo raffinato e alle unghie laccate vs il bordo delle foto in bianco e nero e un appartamento di periferia, è sotto agli occhi di due donne che cadiamo, è dentro che ci troviamo la malinconia matura di Carol, l'irrequietezza giovane di Therese e il loro coraggio sfacciato. E Haynes non smette di mostrarceli gli occhi, attraverso i vetri appannati delle auto e nelle stanze degli hotel a ovest del centro del mondo, in una specie di on the road dove però non ci sono tramonti e canyon da ammirare. E dove la scoperta, selvatica, romantica, languida, è quella che ti capita nel cuore. E il cratere da ammirare, ti sta dentro.
Se qualcuno sta pensando che questo sia l'ennesimo film sull'amore lesbo, all'interno di una tendenza cinematografica ormai affermata - da La vita di Adele a Freeheld, molto belli, entrambi - ci teniamo però a dirvi altro. Lo sguardo femminile del regista di Lontano dal paradiso e Velvet Goldmine, non ci vuole scandalizzare e non ci racconta di battaglie civili, ma di conquiste interiori. La storia fra le due donne - la sofisticata Carol, madre sull'orlo del divorzio, amata da un uomo che accetta e a tratti punisce la sua omosessualità, e Therese, giovane commessa, innocente, ribelle agli schemi, fragile, libera - è soprattutto il racconto di due orbite parallele che si sovrappongono. Sa tanto di certi romanzi di Murakami, questo film, che tiene Billy Holiday sul giradischi e le convenzioni su uno sfondo opaco. Frantumarle, pensando a chi siamo davvero, mille volte, sembra essere l'unico scopo di una vita.
E quando pensi che le cose potrebbero andare peggio, ti accorgi di aver finito le sigarette - Carol
Candidato a 5 Golden Globes, fra cui quello stra-meritato per le due migliori attrici, questo film riesce a raccontarci sfumature dell'amore - dall'incoerenza al coraggio - con uno sguardo innocente e profondo, e un ritmo avvolgente, senza strappi o crolli. Cate Blanchett e Rooney Mara sono due immagini di una stessa donna, fotografata a 20 anni di differenza: l'incoscienza, con l'età, diventa solo più vicina alla malinconia, più ironica e più chic. Ma non per questo perde quel pizzico di follia, di "arrembaggio", di pelle e non sarò bella come dici tu, che poi è il motore universale dei nostri sentimenti reali. E non c'entra che l'oggetto del desiderio sia qui un'altra donna, che l'America ancora non sia pronta a capirlo, che tutto sommato invece in una certa parte alta di quella società sia piuttosto facile accettarlo, che siano del tutto assenti scenari civili e slogan da gay pride. Perchè la battaglia di Carol - speculare a quella della sua giovane amante - è quella più nuda, come le rughe o lo sguardo che si abbassa se scopro che mi fotografi. E' quella intima, imperfetta, davanti a noi stessi. A chi scegliamo di essere ogni giorno, e a chi non vogliamo rinunciare mai.
L'emozionante clip tratta da Carol
Informazioni sul film Carol
Carol è un film drammatico diretto da Todd Haynes. Nel cast: la sofisticata e sempre bravissima Cate Blanchett, la combattiva Rooney Mara e poi ancora: Kyle Chandler, Jake Lacy, Sarah Paulson. Il film, candidato a 5 Golden Globes, sarà distribuito in Italia dalla Lucky Red e sarà in sala dal 5 gennaio 2016