In guerra per amore, Pif porta al cinema l'ascesa della mafia dopo lo sbarco americano
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In guerra per amore Film
A distanza di 3 anni dall'uscita de La mafia uccide solo d'estate, Pierferdinando Diliberto, per tutti Pif, torna al cinema con il suo secondo film In guerra per amore, presentato in pre-apertura alla Festa del Cinema di Roma 2016. Una pellicola ambientata nel pieno della seconda guerra mondiale, che racconta lo sbarco degli americani in Sicilia e l'ascesa della mafia in politica e lo fa con quel giusto connubio di leggerezza e serietà di cui Pif è capace.
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In guerra per amore racconta un capitolo di storia del quale nessuno aveva mai parlato al cinema prima d'ora e che mostra agli italiani e soprattutto alle ultime generazioni cosa è successo dopo il fascismo in Sicilia e cosa ne è stato di quella libertà e di quella democrazia che gli Americani avevano tanto promesso. Il tutto attraverso un film corale e un cast di attori, tutti siciliani, scelti accuratamente da Pif.
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In guerra per amore, trama
Corre l'anno 1943. Gli Stati Uniti sono nel pieno della seconda guerra mondiale e stanno pianificando lo sbarco in Sicilia. Nel frattempo, a New York, Arturo (Pif) e Flora (Miriam Leone) si amano clandestinamente. Lui è un siciliano emigrato in America per fare fortuna, ma che si ritrova a fare il lavapiatti nel ristorante di Zio Alfredo (zio di Flora); lei, anch'essa siciliana, è promessa sposa a Carmelo, figlio del potente boss Don Tano Piazza, non un boss qualunque, ma il braccio destro di Lucky Luciano. I due giovani si amano e vorrebbero poter vivere alla luce del sole e senza ostacoli questo sentimento, ma la loro sembra una storia impossibile, a meno che Arturo non riesca a guadagnare il sì del papà della sua amata, che, però, non abita a New York e neanche in America, ma in uno sperduto paesino della Sicilia.
Come fare per chiedere la mano al papà di Flora? L'unico modo per raggiungere l'isola italiana, durante la guerra, è arruolarsi nell'esercito americano, ma poiché Arturo ama perdutamente la sua Flora, è disposto a fare anche questo pur di sposarla. È così che il 10 luglio del 1943, tra i soldati statunitensi a sbarcare in Sicilia, ci sarà anche lui, Arturo Giammaresi, per la prima volta con una divisa addosso, che, nel suo ruolo di soldato semplice e in guerra per amore, racconterà una delle verità più amare del nostro Paese: la nascita e l'ascesa della mafia nel dopoguerra.
In guerra per amore, recensione
In guerra per amore è un film, come Pif ha dichiarato:"In grado di far scorrere su un binario parallelo una storia privata e la Storia". In guerra per amore è la storia di due innamorati disposti a tutto pur di vivere il loro sentimento, è la storia di una bella amicizia, nata tra Arturo Giammaresi (Pif) ed il tenente Philip Catelli (Andrea Di Stefano), ma è soprattutto una pagina di storia, di guerra, di Sicilia, che molti siciliani over 70 troveranno assolutamente reale e che permetterà a molti giovani e giovanissimi di venire a conoscenza, attraverso un linguaggio semplice, leggero, narrativo ed efficace, di quanto avvenne in Sicilia nel 1943 e negli anni a seguire, fino a oggi.
Se quella di Arturo e Flora è la storia in primo piano, sullo sfondo scorrono altre due significative storie che raccontano nel profondo la Sicilia di quegli anni, con tutti i suoi ragionamenti contorti e quella mentalità fatta di onore, apparenza e giudizio altrui, incomprensibile per gli americani: sono le storie di Teresa (Stella Egitto) e del figlio (Samuele Segreto), che attendono con speranza il ritorno del marito-papà prigioniero di guerra, quella di Saro e Mimmo (Sergio Vespertino e Maurizio Bologna), il cieco e lo zoppo del paese che aiuteranno Arturo a trovare il papà di Flora e quella del tenente Catelli, uomo coraggioso e dal cuore grande, che non si fa corrompere e che non vuole collaborare in alcun modo all'ascesa della mafia in Sicilia.
In guerra per amore, parla Pif
Pif torna a parlare della mafia e torna a farlo non ponendosi "come un intellettuale, ma come un ragazzo siciliano arrabbiato", sono queste le parole utilizzate da Andrea Di Stefano per descrivere il regista di In guerra per amore, parole nelle quali Pif si è perfettamente ritrovato: "Sto tirando fuori tutta la rabbia che avevo quando andavo alle manifestazioni degli anni '90", ha dichiarato il regista che, sul suo film, ha poi aggiunto - è un fatto storico fondamentale per il nostro Paese che, però, non è mai stato raccontato. Volevo fare un film sui partigiani e alla fine siamo arrivati allo sbarco, perché, in effetti, noi in Sicilia i partigiani non li abbiamo mai avuti. E cosa c'è stato al posto dei partigiani? Nel 1943 c'è stato il salto di qualità dal punto di vista mafioso e l'ascesa della mafia in politica". E una pellicola tanto importante, l'unica ad affrontare questo tema, Pierfrancesco Diliberto ha scelto di dedicarla al grande Ettore Scola.
In guerra per amore, il cast
Co-protagonista di In guerra per amore è Miriam Leone, che da tempo desiderava lavorare con Pif e che è stata lusingata quando il regista l'ha voluta nel cast del suo secondo film, tra l'altro, nei panni di protagonista: "Da Siciliana, per me è motivo di grande orgoglio essere in questo film, perché il modo di fare denuncia di Pif e il modo di fare denuncia della scrittura del film parte da un documento, ma regala la poesia e la poesia contiene sempre più verità, in qualche modo, della verità".
Nel cast di In guerra per amore, fondamentale anche il ruolo del tenente Catelli, interpretato da Andrea Di Stefano, che porta in luce l'importanza dell'amicizia e dell'onestà e che offre lo spunto per tirare fuori il Rapporto Scotten, relazione scritta nel 1943 sul tema "Il problema della mafia in Sicilia", rapporto che conferma come la mafia per gli americani in guerra era all'ordine del giorno e che ipotizza vari modi per affrontarla: tenerla sotto controllo, combatterla o creare un'alleanza con essa, con la consapevolezza che quest'ultima ipotesi avrebbe creato danni incalcolabili per il nostro Paese.
In guerra per amore, il trailer
In guerra per amore, tutte le info
- Uscita: 27 ottobre
- Distribuzione: 01 Distribution - Rai Cinema
- Durata: 99 minuti
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