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Jane Austen: la biografia a fumetti di Manuela Santoni per scoprire la vita della scrittrice

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Jane Austen come non l'avevamo mai vista, disegnata dalla bravissima Manuela Santoni che porta in libreria un graphic novel biografico nell'anno in cui si celebra l'anniversario dei 200 anni della morte della scrittrice

Jane Austen, graphic novel di Manuela Santoni

"Cassandra, ti ricordi di quando eravamo piccole? Tu eri bravissima a ricamare e a disegnare. E poi eri sempre a tuo agio in quegli scomodi vestiti da dama che ci facevano mettere ai balli. Io ero negata in tutto. Ero la disperazione di nostra madre. Ma quando papà mi diede le chiavi della sua biblioteca il mio cuore si riempì di gioia. In mezzo a tutti quei libri! Non vedevo l'ora di leggerli tutti! In essi finalmente trovai la libertà. Con loro potevo essere in ogni luogo e in ogni tempo."  

Inizia così Jane Austen, il graphic novel edito da BeccoGiallo e realizzato da Manuela Santoni nell'anno in cui si celebrano i duecento anni dalla scomparsa della scrittrice. Un anniversario importante celebrato anche nel corso dell'appuntamento con Tempo di Libri.

La storia inizia con una Jane Austen, sebbene ancora 42enne, ormai prossima alla morte che ripercorre la propria giovinezza scrivendo una lunga lettera alla sorella Cassandra. Si tratta di un lungo flashback, non proprio una biografia, grazie al quale rivivremo l'infanzia e l'adolescenza di una Jane cresciuta in mezzo ai libri, poco incline alle maniere consoni alle dame dell'epoca, ma incredibilmente dotata come narratrice.

Spronata dal padre a leggere e a perdersi tra le pagine di ogni libro e a scrivere storie, la protagonista crescerà e maturerà fino a comprendere che la scrittura e i libri sarebbero stati l'amore della sua vita, pari forse soltanto all'amore per il giovane Tom Lefroy. L'amore di gioventù per cui combatté a lungo e che una volta ottenuto scacciò via davanti alla scelta più difficile: scrivere o amare?  Non amerà mai più nessuno la giovane Jane, ma scriverà. Scriverà tantissimo.

Abbiamo chiesto all'autrice come è nata l'idea del fumetto e se vede in Jane Austen un ideale di donna a cui votarsi

L'idea del libro è nasce dalla mia passione per Jane Austen, mi piacciono i film in costume, i period drama della BBC... tutto questo mondo ispirato ai romanzi della Austen insomma... ma non mi ispiro a lei. Era una donna in gamba e piena di talento, però non ho un ideale di donna a cui votarmi, mi piaccio così come sono. Con tutti i difetti del caso (ride ndr).

Vedi qualche analogia tra la lotta per diventare una scrittrice duecento anni fa e riuscire a diventare una fumettista oggi? In un paese dove ancora si fa fatica a percepire il fumetto come medium...

Anche se parliamo di epoche diverse è comunque difficile... già il fumetto è un settore in cui è difficile entrare ed essere pubblicati, di autrici donna ce ne sarebbero anche tante in questo mondo, ma secondo me poco riconosciute.

Quelli raccontati dalla Santoni sono i ricordi di una Jane bambina cresciuta immersa nella cultura.  Una Austen che legge ogni cosa che trova in casa, partecipa ai balli a cui viene invitata non di certo per piacere, ma per osservare e carpire i rapporti umani, quelli tra uomo e donna in primis ovviamente, e per metterli nero su bianco sulle pagine dei suoi romanzi.

La sua vita procede in questo modo fino all'arrivo di Lefroy. I due si innamoreranno, saranno contrastati dalla famiglia di lui, progetteranno di fuggire insieme ma poi qualcosa non andrà come avrebbe dovuto. Jane si ferma. Sa che se scapperà dovrà rinunciare a diventare una scrittrice. Rinuncerà a Lefroy, è vero, ma ce lo riproporrà in ogni personaggio maschile presente nei suoi romanzi.

Il primo e unico amore non si scorda mai, neanche se ti chiami Jane Austen.

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